Giardino della Memoria di Capaci. Tina Montinaro: "A distanza di 30 anni da luogo di sangue a quello di rinascita"

di Ambra Drago
In un luogo segnato dalla sofferenza e dalla morte è passata invece quella voglia di rinascita e di riscatto di una città e di intere generazioni. Stiamo parlando del Giardino della Memoria di Capaci. Per tutta la giornata diverse scuole hanno svolto attività con tanta voglia di condividere questo momento di memoria e ricordo. A pochi passi dal tunnel dove quel tragico 23 maggio del 92' venne disposto il tritolo, oggi si trova una parete con una scritta molto significativa "Non ci avete fatto niente". Un pannello che è stato svelato alla presenza del Capo della Polizia e della numerosissima platea. Ma sono tanti i simboli artistici che sono stati realizzati nel corso di questo trentennale dalle Stragi. Gli alunni dell'Istituto Carini Calderone Torretta con i quali l'associazione Quarto Savona Quindici ha realizzato un percorso di legalità ha realizzato un pannello con mattonelle di ceramica dal titolo "Stop al silenzio". Mentre la Dia, che quest'anno tra l'altro ha festeggiato i 30 anni della sua nascita, ha donato un'opera dal titolo "Vedo, sento e parlo" con i volti di alcuni bambini segno di speranza per il futuro e realizzato dal maestro Boscia. A pochi passi immersa negli ulivi un'altra opera questa volta ha preso vita dai sassi e dalla terra di questo Giardino e realizzata dall'artista ladino Gerald Moroder.
Il pomeriggio si è aperto con l'intervento della padrona di casa, la signora Tina Montinaro che ha creduto sin da subito su questo luogo trasformandolo in un Giardino aperto a tutti e soprattutto vissuto dalle scuole e dai giovani. "Devo dire che la giornata è iniziata con tanti giovani e bambini e ne sono contenta. Devo dire grazie al sindaco di Isola delle Femmine e ai sindaci che hanno ospitato la QS15 nella loro città dimostrando che la Strage di Capaci non appartiene solo ai palermitani o ai siciliani ma all'Italia intera. Grazie a tutti coloro che mi riempiono di d'affetto ma un grazie particolare va al Capo della Polizia perchè la sua presenza è testimonianza di appartenenza a questo luogo, a me e a tutti quanti. Grazie a tutti i Questori presenti, al vicario del Capo della Polizia, la dott.ssa Pellizzari ma anche al prefetto e capo del Dac, Francesco Messina e grazie alla vice capo Sempreviva e al direttore della Dia, Maurizio Vallone.La Polizia di Stato in tutti questi anni li ha arrestati tutti e per noi è una soddisfazione ed è quel che resta a noi familiari. Siamo orgogliosissimi di quei ragazzi che hanno perso la vita. Io sono orgogliosa di essere stata accanto a un uomo come Antonio Montinaro". 

Un lungo applauso ha accompagnato le parole della signora Montinaro che ha voluto ringraziare il Presidente dell’Ars per l’impegno nel realizzare degli schermi per la teca della QS15 e poi il regista e attore Prif per la presenza costante come semplice cittadino palermitano e per l'amicizia il cantante degli Stadio, Gaetano Curreri che anni fa realizzò una canzone dedicata a questi ragazzi dal titolo "Per la bandiera". Il Giardino è un luogo dove sono stati realizzati tantissimi progetti legati alla Legalità come ad esempio la produzione dagli ulivi piantati dell'olio che è stato benedetto e usato per le festività pasquali. Un progetto che ha visto la partecipazione dell'istituto penale minorile, Malaspina . E delle bottiglie di questo olio sono state donate nel pomeriggio al Capo della Polizia e al suo vicario. Progetti concreti sul territorio e per il territorio pronti a coinvolgere più giovani possibili poichè sono loro il futuro. Tanto entusiasmo e partecipazione in una lunga giornata che ha avuto come uno dei momenti più toccanti il minuto di silenzio nel ricordo delle vittime. In particolare la Polizia di Stato a distanza di appena 57 giorni tra le due Stragi ha pagato un prezzo molto alto perdendo 10 poliziotti e una poliziotta."Qui si coglie il sacrificio- ha sottolineato il Capo della Polizia, Giannini. Voglio ringraziare anche gli insegnanti che hanno lavorato riuscendo a raggiungere l'obiettivo di far cogliere ai ragazzi che è possibile scegliere e dire no al malaffare. E questo è possibile perchè lo Stato c'è e l'esempio dei caduti ci guida sempre. Infine vorrei dare una rassicurazione, ovvero che tutti noi proseguiremo giorno per giorno in questa direzione, nell'impegno al contrasto alla criminalità e contro ogni minaccia, lo dobbiamo ai nostri caduti e al tempo stesso staremo sempre vicini alla gente". Un saluto ai tanti allievi è arrivato anche dal ministro Bianchi che ha ribadito l'importanza del ruolo della scuola nell'educazione ai percorsi di legalità. 

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