Una festa e l'abbraccio della gente per il neo cittadino e già questore Renato Cortese. "Grazie a tutti. Palermo è casa mia"

di Ambra Drago
Palermo riscaldata dai raggi del sole di ottobre è stata pronta a riabbracciare colui "che ha lottato con lei e per lei". Stiamo parlando di Renato Cortese, Dirigente Generale della Polizia e già questore del capoluogo siciliano sino a ottobre del 2020. Dopo il momento strettamente istituzionale avvenuto a Sala della Lapidi con la consegna da parte del sindaco della cittadinanza onoraria Cortese ha attraversato quella che per anni è stata la "via di casa" il Cassaro ovvero l'asse di Via Vittorio Emanuele che porta negli uffici di Salita Manganelli. All'uscita dal Palazzo di Città una sorpresa, accompagnato dal dalla banda musicale dell'Istituto Regina Margherita, ha potuto salutare e ricambiare l'affetto di quelli che adesso sono suoi concittadini.
Sorrisi, entusiasmo e la musica hanno accompagnato questo "viaggio emozionale". Giunti in via Matteo Bonello si è svolta una festa organizzata da commercianti e associazioni per onorare e salutare il neo cittadino. Un bagno di affetto reso ancor più dolce dalla creazione di una torta di 140 chili.A rendere tutto perfetto la professionalità dei ragazzi dello Istituto Professionale di Stato Pietro Piazza. 


Hanno organizzato e aderito all'evento, la Fondazione Federico II, Confcommercio, l'Associazione Cassaro Alto e l'associazione QS15 ei Danisinni. Partecipazione anche dall' International Inner Wheel Distretto 211 Italia Club Palermo Normanna e il Pool Antiviolenza e per la Legalità e ancora il Parco del Sole. Ognuno ha voluto esserci con il proprio entusiasmo e il proprio apporto. Hanno partecipato tutti insieme il "Bar Tabacchi Federico II", il bar "Marocco", il "Caffè Kaleido", "I Cucci" e la gelateria "Cappadonia" . 
Un momento di gioia che ha visto gli organizzatori omaggiare Renato Cortese di un ventaglio dove è raffigurata Santa Rosalia, protettrice di Palermo. Il neo cittadino dopo aver ringraziato per questo dono,ha stretto le mani, ha sorriso insieme ai suoi concittadini perchè Palermo come ha avuto modo di dire in occasione della consegna della cittadinanza "E' casa mia".

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