Lotta al traffico di sostanze stupefacenti, Finanza arresta un palermitano trovato in possesso con oltre 3 chili di hashish

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo ha arresto in flagranza una persona e sequestrato circa 3,2 Kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in 6 panetti, per un valore al “dettaglio” di oltre 25.000 euro, nonché denaro per un importo pari a 4.500 euro. In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, nel corso di un servizio di controllo del territorio, dopo aver notato un soggetto uscire con fare sospetto da un piccolo cortile per poi accedere in un immobile adibito a rimessa nei pressi di Piazza Indipendenza, decidevano di procedere a un controllo. I finanzieri, dopo essere entrati nella rimessa, rinvenivano, adagiata su un tavolino, una confezione già aperta impregnata di un odore simile a quello della sostanza stupefacente del tipo hashish. Procedevano quindi a una perquisizione più approfondita dei locali che permetteva di rinvenire, occultato nel sottotetto, un panetto di sostanza dello stesso tipo per un peso di circa 100 grammi.

Pertanto, i baschi verdi accedevano anche all’interno del cortile da dove era precedentemente uscito l’uomo, imbattendosi però in una serie di piccoli locali ognuno dei quali chiuso da una porta. Vista la scarsa collaborazione del soggetto sottoposto a controllo e avendo la necessita di individuare il locale nella disponibilità del fermato, si ricorreva all’intervento dell’Unità Cinofila. Il cane finanziere “J-Az” segnalava esclusivamente uno dei locali dove, una volta entrate, le Fiamme Gialle rinvenivano, occultati tra cassette e vecchi oggetti, ulteriori 5 panetti di sostanza stupefacente di tipo hashish, per un totale di 3,1 Kg, nonché materiale da confezionamento quali bilance di precisione e cellophane.

Successivamente la perquisizione è stata estesa anche all’indirizzo di residenza dell’uomo, dove veniva trovato denaro contante, presumibilmente provento di spaccio, per un totale di 4.500 euro, che venivano anch’essi sottoposti a sequestro. La persona veniva quindi tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne disponeva la misura pre-cautelare degli arresti domiciliari.

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