"Vampe di San Giuseppe " rimasero feriti esponenti delle Forze dell' Ordine. La polizia con l'ausilio dell'elicottero individua e denuncia 18 giovani tra questi anche dei minori

di Ambra Drago
Era il 19 marzo quando la  tradizione legata alle cosìdette "Vampe di San Giuseppe" si è trasformata in momenti di tensione  nei diversi quartieri della città: da piazza Sant' Anna al Capo, alla Kalsa passando per Ballarò e l'Albergeria. Dopo accurate indagini sono stati idendificati 25 giovani, 18 dei quali (di cui 14 minorenni) sono stati denunciati poiché ritenuti responsabili dei reati di danneggiamento aggravato, getto pericoloso di cose, incendio, resistenza, accensione di fuochi pirotecnici, accensione di bombe carta e petardi. A livello preventivo, in fase a quanto stabilita nel Comitato per l'ordine e la sicurezza Pubblica erano stati schierate le diverse componenti delle Forze dell' Ordine. Numerose articolazioni della Polizia di Stato, coadiuvate da personale dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco e addetti della RAP, suddivise su tutto il territorio cittadino anche con personale in “abiti civili”, hanno svolto una capillare attività di monitoraggio nelle piazze e nei luoghi di aggregazione di tutti i quartieri cittadini al fine di individuare accatastamenti di legno pronti per la successiva accensione di vampe.

Fondamentali per l'individuazione dei presunti responsabili il monitoraggio dall’alto, con la presenza degli elicotteri, rispettivamente del IV Reparto Volo della Polizia di Stato diretto dal Primo Dirigente, il Comandante Antonio Molinaro (che insieme alla sua "squadra" di piloti e tecnici hanno garantito il servizio e la sicurezza dei cittadini e dei colleghi impiegati) e del Nucleo Elicotteri Carabinieri Palermo - Boccadifalco.

I veivoli hanno garantito un servizio in volo sulle aree ritenute più a rischio che come sottolineano dalla Questura hanno assicurato alla sala operativa della Polizia di Stato un flusso di immagini costanti del fenomeno monitorato giunte presso la “Control Room”, allestita per la gestione dell’evento.

"Dalle immagini è stato possibile, infatti, notare una rigida divisione dei ruoli tra chi era destinato a lanciare sassi, bottiglie ed oggetti contundenti, chi aveva il compito di accendere le vampe con bottiglie piene di liquido inffiammabile e chi riforniva i facinorosi di bottiglie e sassi, trasportandole in motorino ed approvvigionando le prime linee degli scontri".

Il bilancio di quella giornata è stato di tre poliziotti e un carabiniere feriti, una volante danneggiata. Danni anche per una Fiat Punto e un’auto-radio dei carabinieri, un Iveco Daily della guardia di finanza, tre mezzi dei vigili del fuoco e due della polizia municipale. " Alla fase di identificazione e denuncia, concludono in una nota della Questura, seguirà l’avvio di una opportuna procedura risarcitoria finalizzata a ristorare il danneggiamento dei mezzi e le lesioni riportate dagli operatori sul campo. Seguiranno, ulteriori provvedimenti questorili inibitori in relazione alla pericolosità sociale manifestata".

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