Il fumetto su “La storia del SS. Salvatore Crocifisso di Monreale” di Emanuele Alotta presentato alla scuola Morvillo di Monreale

Quando la bellezza e l'armonia del disegno, dei colori riescono a raggiungere tutti con l'intento di raccontare una delle feste storiche, religiose e legate alla tradizione che hanno anche varcato molto spesso i confini siciliani. Tutto questo è racchiuso nel fumetto su “La storia del SS. Salvatore Crocifisso di Monreale” di Emanuele Alotta è approdato nella scuola Morvillo di Monreale. Una tradizione che merita di essere conosciuta anche dai più piccoli. Stamattina, infatti, i ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria, presso l’aula magna “Luigi Caracausi”, hanno avuto un interessante incontro con alcuni responsabili della Confraternita ed hanno assistito alla presentazione del fumetto e hanno preso visione del prodotto grafico. E sono state altresì molte le domande rivolte al fumettista, di origini Monrealesi e che ormai da anni realizza prodotti grafici d'eccellenza dopo aver frequentato la scuola del fumetto di Palermo.L‘incontro, moderato dalla giornalista Ambra Drago, ha dato modo ai ragazzi di raccogliere le testimonianze e le esperienze di Don Luca Leone, vice parroco della Collegiata, di Pietro Maranzano, commissario straordinario della Confraternita, di Giuseppe Messina, responsabile del settore giovanile della confraternita, e del fumettista Emanuele Alotta.
“Sono profondamente grata a don Luca Leone, a Pietro Maranzano che ha creduto fortemente nel proggetto, a Giuseppe Messina, a Emanuele Alotta e ad Ambra Drago per aver reso partecipi i nostri alunni di questo momento formativo” ha dichiarato Francesca Giammona, dirigente della scuola Morvillo.

“La festa del Crocifisso è un evento-simbolo della storia sociale e culturale di Monreale ed è importante che i nostri ragazzi ne conoscano tutti gli aspetti e non solo quelli più folkloristici. Proprio per questo l’incontro di oggi è stato così importante, perché inciderà in maniera significativa sulla loro crescita umana e intellettuale con la consapevolezza che non ci può essere futuro senza radici storico-tradizionali”.

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