Incastrati dai mozziconi di sigarette. Polizia risale a un commando di rapinatori che assaltarono un distributore di corso Calatafimi

La polizia ha arrestato i presunti responsabili di una rapina avvenuta a un distributore di benzina di corso Calatafimi nel dicembre del 2022. Si tratta di un 29enne, un 49enne e 
In partcolare due dei tre uomini con il volto travisato e dietro minaccia, si facevano consegnare da un addetto, la somma di 13.500,00 euro appena prelevati dalle casse self service, per poi darsi alla fuga a bordo di una Fiat Panda, risultata rubata qualche giorno prima, condotta da altro correo e rinvenuta in stato di abbandono nel cuore del limitrofo quartiere del Villaggio S.Rosalia, subito dopo la rapina. Fondamentale l’analisi delle tracce biologiche repertate all’interno
dell’abitacolo del mezzo, usato per compiere l’assalto, in particolare su mozziconi di sigarette che hanno consentito di risalire al Dna di due dei tre sospettati.Il resto lo ha fatto la scrupolosa ricognizione dei sistemi di video sorveglianza, sia quelli di pertinenza del distributore che quelli insistenti in zona che hanno consentito di ricostruire
minuziosamente le fasi antecedenti e susseguenti il compimento della rapina.Inoltre, tali tracce visive hanno registrato alcuni particolari fondamentali ai fini dell’identificazione dei presunti autori: dagli indumenti indossati alle caratteristiche fisiche,(poi corrispondenti alle descrizioni fornite dalla vittima), nonché il percorso effettuato per guadagnare la fuga verso il “Villaggio Santa Rosalia”.

Sulla scorta di quanto accertato, si è giunti pertanto all’emissione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere da parte dell’Autorità Giudiziaria nei confronti dei tre
rapinatori.

Due dei tre presunti responsabili, rintracciati dagli investigatori della Squadra Mobile sono stati condotti, al termine delle formalità di rito, presso la locale casa circondariale “Lorusso”
di Pagliarelli, mentre il provvedimento a carico del terzo, I.A., è stato notificato in carcere dai poliziotti, poiché detenuto per altra causa.

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