In realtà, la città che avrebbe dovuto essere dedicata a Benito Mussolini non sorse mai: una storia oscura e circoscritta nel territorio di Caltagirone, precisamente del bosco di Santo Pietro. Lo scenario dell’epoca era animato da lotte politiche e contrapposizioni tra famiglie, personaggi notabili e gerarchi fascisti che si contendevano il predominio del potere locale. A scriverne per primo nel 1970 fu Leonardo Sciascia che pubblicò per Einaudi un libro di memorie su alcuni misteri siciliani, tra cui si trova un saggio di argomento storico dal titolo “Fondazione di una città”. “Mussolinia. Il fallimento di un’idea” è una precisa ricostruzione storica, un racconto oggettivo corredato da fotografie del periodo storico in esame, che racconta l’alba e il tramonto di un’idea: il naufragio di un’opera morta sul nascere. L’autore ha infatti ricostruito la storia di quella città grazie a un lungo lavoro di ricerca archivistico, uno spoglio di riviste locali e nazionali e uno studio del panorama letterario siciliano, da Leonardo Sciascia ad Andrea Camilleri. La fitta rete di legami e di relazioni tra i protagonisti di Mussolinia può far luce su una grottesca vicenda locale poco conosciuta e nascosta: si trattò di un vero e proprio scandalo per il regime fascista perché segnò il fallimento del primo insediamento urbano in Italia. Originario di Caltagirone in provincia di Catania, Salvatore Venezia vive e lavora all’Archivio Storico della Città di Torino da ventiquattro anni.
Sulla vicenda di Mussolinia ha già pubblicato due saggi su un Bollettino locale di Storia Patria Calatina nel 1993 e 1994. Nel 2006 ha curato una mostra nazionale con un catalogo sulle città di fondazione italiane, tra cui la Mussolinia di Sicilia. L’ingresso alla presentazione del libro è libero e gratuito.
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