La "missione" della delegazione siciliana dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio tra azione umanitaria, spirituale, culturale e la celebrazione di Sant' Antonio Abate a Palermo

Al centro l'abate di San Martino delle Scale, Rizzone
 alla sua destra il Parroco Tulipano della Chiesa
di Sant'Antonio Abate e la 
delegazione siciliana dei Cavalieri dell'Ordine 
Costantiniano di San Giorgio
di Ambra Drago
Una storia che affonda le sue radici nel lontano 313 a.c. quella dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio e che lo vede protagonista sino ai giorni nostri. Le sue finalità sotto il Gran Magistero di S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie sono da sempre la vicinanza alla Fede e l'esser portatori di valori spirituali, culturali e umanitari.
"Ebbene, esordisce il cav. Antonio di Janni, Delegato Vicario dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, è un ordine dinastico riconosciuto dalla Repubblica italiana con la legge 151/71.

Momento della celebrazione
all'interno della Chiesa di Sant'Antonio Abate 
di Palermo
Non siamo un ordine ecclesiastico ma siamo vicino alla Chiesa. Abbiamo il cardinale Semeraro, prefetto della Signatura Apostolico datoci dal Papa. Bisogna essere più che apparire. Quello che noi facciamo sono opere di beneficenza. Noi abbiamo diversi progetti a cui ci dedichiamo, come quello dell'Ufficio di Salute che nasce nel 2014 con Monsignor Pennisi a Monreale. Mensilmente ci impegniamo a consegnare pannolini, omogenizzati alle famiglie con bambini da zero a tre anni, che ci vengono indicati dalla Diocesi e che vertono in situazioni difficili".
Cav. Antonio di Janni
Delegato Vicario
dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio
 
 "Un altro progetto che abbiamo,   sottolinea il cav. di Janni si chiama   "Città protette", doniamo i defibrillatori   fondamentali in tema di salvaguardia   delle vite e anche per le attività sportive.   Un altro progetto è "Briciole di cultura"   a Enna, ovvero nei reparti oncologici   pediatrici abbiamo creato degli angoli   donando libri e offrendo uno svago   che   si unisce anche all'aspetto   culturale. Devo dire che non siamo   molti, 200 in tutta la Sicilia ma ci   impegniamo con entusiasmo nella   beneficenza, nelle donazioni e in diverse attività sociali in aiuto ai più deboli".
Prediligere le azioni fattive, benefiche, essere parte di una comunità con i propri valori. 
Corale della Polizia Municipale di Palermo
E un momento di raccoglimento, di preghiera e riflessione quello che si è svolto all'interno della chiesa di San'Antonio Abate di Palermo.Ci ha accolto il parroco Mons. Gaetano Tulipano che ci ha raccontato l'origine bizantina di questa Chiesa come ricorda la sua pianta e ha ribadito l'importanza di questo Santo.
Momento della celebrazione Eucaristica nella chiesa di Sant'Antonio Abate
"E' importante per i valori del primato di Dio, per il primato del distacco dai beni e si ritorna a questi valori decisamente si vive meglio. Certo è anche il protettore degli animali, una devozione medievale. nell'iconografia lui viene raffigurato accompagnato dal maialino. Il suo grasso veniva usato anticamente per curare il fuoco di Sant'Antonio. Questi animaletti indicati con un campanellino erano sacri. Il messaggio che oggi vogliamo dare oltre a ritrovarci qui come comunità è sicuramentte il primato di Dio".
A sinisra rappresentanza
dei Cavalieri dell'Ordine
Costantiniano di San Giorgio
Alla celebrazione hanno preso parte numerosi cavalieri dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio come: il cav. di Janni, Delegato Vicario dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Cav. Gr. Cr. di Grazia, il Comm. Domenico Pantaleone.
E il comm. Gasperino Como, il Comm. Vincenzo Nuccio, il Comm. Antonio Fundarò, il Cav. Ufficiale Claudio Ragusa, il cav. Ufficiale Antonino Patti, il cav. Maurizio Di Stefano, la Dama Mariella Spagnolo.
L'abate di San Martino delle Scale
con il Cav. Fabio Melchiore
e la moglie Teresa Nascè
Altresì ha parecipato il cav. Fabio Melchiore accompagnato
alla celebrazione dalla moglie Teresa Nascè.
Presenti rappresentanti dell' Ordine dei Cavalieri di Malta.
La celebrazione è stata accompagnata dalla Corale della Polizia Municipale, presente anche il Comune con il suo gonfalone. Un'omelia intensa, portatrice del messaggio profondo della vocazione di Sant'Antonio Abate quella celebrata da l'abate di S. Martino delle Scale, Rizzone e Cav. Grande Ufficiale di Grazia, ecclesiastico costantiniano.
"La figura di Sant' Antonio, conclude l'abate di San Martino Dom. Vittorio Rizzone, è sempre attuale perchè ha saputo interpretare nelle intemperie del suo tempo il messaggio cristiano ovvero quello di una vita pienamente umana illuminata dal mistero della divinità di Gesù Cristo.

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