L’evento, organizzato sotto la direzione scientifica del Dott. Carlo Messina (oncologo medico dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Arnas Civico di Palermo), del Dott. Ivan Fazio (responsabile del servizio di radioterapia presso la Casa di cura Macchiarella a Palermo) e del Prof. Nicola Pavan (Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia presso l'Università degli Studi di Palermo), riunirà oltre 60 relatori provenienti da IRCCS, Policlinici universitari e Aziende ospedaliere di rilievo nazionale.“La forza del convegno è nella sua multidisciplinarietà, che riflette l’approccio moderno e imprescindibile nella cura dei tumori urologici”, sottolineano gli organizzatori. “Solo il lavoro sinergico tra specialisti consente di affrontare in modo efficace patologie complesse e in continua evoluzione”. Tra i temi centrali del convegno, ampio spazio sarà riservato all’approfondimento delle tre forme di tumore urologico più comuni: prostata, rene e vescica. Nel caso del tumore alla prostata, si discuterà delle nuove frontiere della diagnosi e della terapia, con un focus sull’utilizzo della PET PSMA, un’indagine diagnostica di nuova generazione che consente una più accurata definizione dell’estensione della malattia nei diversi stadi e che rappresenta uno strumento essenziale per selezionare i pazienti candidabili alla terapia con radioligandi. Per il tumore del rene, oltre alle strategie per ottimizzare i trattamenti, affrontare le recidive e personalizzare le cure nei pazienti più anziani o fragili, verranno approfondite le recenti novità legate all’impiego dell’immunoterapia in fase adiuvante, ovvero dopo l’intervento chirurgico, con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva. Infine, il tumore della vescica sarà al centro di un confronto tra approcci terapeutici più invasivi, come la chirurgia radicale, e quelli conservativi. Saranno presentate anche le terapie più innovative, tra cui l’immunoterapia e l’uso di anticorpi farmaco-coniugati, una forma avanzata di trattamento che consiste nell’associare farmaci chemioterapici ad anticorpi diretti contro bersagli specifici, permettendo di colpire in modo mirato le cellule tumorali metastatiche. Ampio spazio sarà inoltre dedicato alla gestione delle complicanze legate ai trattamenti oncologici, con approfondimenti sugli effetti collaterali di radioterapia, ormonoterapia e terapie sistemiche, offrendo ai professionisti strumenti pratici e aggiornati per accompagnare i pazienti lungo tutto il percorso di cura.
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La sfida uro-oncologica nel 2025, a Palermo il congresso nazionale su diagnosi e terapie avanzate
Oltre 60 specialisti da tutta Italia si incontrano il 16 e 17 maggio a Palazzo Chiaramonte Steri per aggiornare le strategie terapeutiche e rafforzare il lavoro multidisciplinare sui tumori urologici. Ogni anno in Italia si registrano oltre 79mila nuovi casi di tumori urologici. A lanciare l’allarme è il rapporto AIOM-AIRTUM “I numeri del cancro in Italia 2023”, da cui emerge con chiarezza come queste neoplasie rappresentino una priorità per il sistema sanitario nazionale per diffusione, complessità gestionale e impatto sui percorsi di cura. È in questo contesto che si inserisce il convegno nazionale “La sfida uro-oncologica nel 2025: esperti nazionali a confronto”, in programma il 16 e 17 maggio presso l’Aula Magna del Palazzo Chiaramonte Steri di Palermo, con l’obiettivo di fare il punto sulle strategie terapeutiche più aggiornate e favorire una più stretta integrazione tra i professionisti del settore.
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