Delitti eccellenti. Sono quasi cinquant’anni e si riaprono le indagini: dopo Piersanti Mattarella tocca a Michele Reina

Non sono passati cinquant’anni, ma poco ci manca e su questi due clamorosi omicidi tornano a riaprirsi le indagini.
Appena qualche giorno fa si era appreso che i pm della Dda di Palermo, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, avevano disposto le analisi genetiche su una impronta trovata nella Fiat 127 usata dai killer di Piersanti Mattarella in via Libertà, dove il Presidente della regione fu colpito, davanti ai familiari, il 6 gennaio del 1980.
L'ex segretario provinciale della Dc Michele Reina, fu ucciso in via Principe di Paternò, nella sua Alfetta 2000, il 9 marzo del 1979, mentre stava recandosi a una cena, con la moglie Marina e una coppia di amici (l’uomo rimase lievemente ferito). Il commando fuggì a bordo di una Fiat Ritmo rubata poche ore prima.
Due vertici politici democristiani, uccisi in meno di un anno, a poche centinaia di metri di distanza. Tante analogie, tanti misteri, soluzioni men che parziali e solo nel caso Reina.

Infatti per l'omicidio Reina furono processati e condannati in via definitiva i componenti della Cupola mafiosa: Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Michele Greco, Bernardo Brusca, Francesco Madonia, Totò Riina e Antonino Geraci. Sui sicari, invece, nessuna pista concreta.

Uno dei tanti aspetti che lega questi due delitti riguarda principalmente la pista politica.

Michele Reina fu eletto segretario provinciale della Dc nel 1976 e fu uno dei principali sostenitori dell'apertura del partito al Pci e infatti il pomeriggio del giorno in cui fu ucciso aveva portato il saluto al congresso regionale del Partito Comunista illustrando il progetto di collaborazione per il governo della Sicilia. Una linea che vedeva uniti Mattarella, l'allora segretario regionale della Dc Rosario Nicoletti, morto anche lui tragicamente suicida, e Reina.

Collegamenti, che Giovanni Falcone aveva ipotizzato, tra i delitti politici e le convergenze di interessi tra Cosa nostra e l’ eversione neofascista , unite dal tentativo di impedire il rinnovamento politico della Sicilia.

Adesso saranno i nuovi rilevamenti scientifici a poter portare – almeno si spera - qualche schiarita in due omicidi che fanno parte della storia più buia e inquietante dell’ultimo mezzo secolo nell’ isola.

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