Un partenariato transfrontaliero, con capofila la Fondazione AVSI, per azioni pilota di prevenzione incendi e specie invasive su sette aree naturalistiche delle due isole
Preservare la ricchezza e la stabilità della macchia mediterranea con un piano di azioni pilota congiunte tra Sicilia e Malta: questo l’obiettivo di MedMaquis, il progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia-Malta.
Il nome unisce l’abbreviazione Med di Mediterraneo con Maquis – termine internazionale che indica proprio la macchia mediterranea – e accompagna l’impegno delle due isole ad affrontare insieme le minacce comuni alla biodiversità, come incendi, specie invasive, cambiamenti climatici, degrado dell’habitat; anche promuovendo attività di sensibilizzazione ambientale rivolte a cittadini e scuole.
LA COOPERAZIONE
MedMaquis verrà realizzato, nell’arco di 30 mesi, da un partenariato transfrontaliero composto da: Fondazione AVSI ETS (capofila), Associazione Il Ramarro di Caltagirone, Università degli Studi di Palermo (Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali), la ONG Nature Trust - FEE Malta e l’ente governativo Ambjent Malta, in sinergia con altre realtà istituzionali siciliane e maltesi coinvolte: Comune di Caltagirone, Assocea Messina, Università di Catania, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), Comitato dei Promotori della Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea, University of Malta e Civil Protection Department Malta.
La cooperazione tra i due territori consentirà infatti di unire competenze, tecniche ed esperienze, per costruire strategie condivise e soluzioni replicabili in altri contesti mediterranei.
LE AZIONI CONGIUNTE
Le azioni pilota combinano interventi ambientali concreti (eradicazione piante aliene, piantumazione specie autoctone, segnaletica antincendio) con strumenti digitali e tecniche innovative (IAS App, droni, Groasis Waterboxx), nonché con un programma educativo scolastico dall’approccio integrato.
LE AREE INTERESSATE
Quattro i siti interessati in Sicilia: il Bosco Santo Pietro a Caltagirone, la Riserva Vallone Piano della Corte ad Agira, il Complesso Immacolatelle Micio Conti nel territorio di San Gregorio di Catania e la Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine, vicino a Palermo. A Malta invece sono state individuate le aree naturalistiche di Buskett, Pembroke e Xrobb l-Għaġin.
Il Comitato di Pilotaggio – l’organo di governance che accompagnerà l’intero percorso del progetto – si è costituito ufficialmente lo scorso 1° settembre nel corso di un meeting che si è svolto presso il Municipio di Caltagirone (CT). «Il progetto MedMaquis si inserisce pienamente nell’obiettivo 2.3 del Programma Interreg Italia-Malta, rafforzando la protezione della natura e della biodiversità – spiegano Veronica Dal Moro e Costantino Laureanti, rispettivamente referente e project manager della Fondazione AVSI – In Sicilia significa intervenire sulla macchia mediterranea con azioni concrete di prevenzione, recupero e valorizzazione. L’obiettivo è accrescere la resilienza ecologica dell’area transfrontaliera Italia–Malta, unendo conservazione, prevenzione e sensibilizzazione per garantire un futuro sostenibile agli habitat mediterranei e ai servizi ecosistemici che offrono». Sono intervenuti anche: il presidente del Ramarro Renato Carella, i docenti dell’Università di Palermo Tommaso La Mantia ed Emilio Badalamenti, i responsabili del progetto per Nature Trust - FEE Malta Johann Gatt e Marvic Refalo, e i funzionari di Ambjent Malta Alexander Borg Galea e Ryan Cilia. Erano presenti per i saluti istituzionali il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo e l’assessora comunale alla Transizione ecologica Lara Lodato.
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