Il Partenariato DARE, finanziato con il Fondo nazionale complementare, è finalizzato a:sviluppare strumenti digitali innovativi per favorire l’adesione della popolazione a percorsi di prevenzione; valorizzare i dati sanitari, ambientali, climatici, demografici, rendendo interoperabili i differenti sistemi informativi nell’ottica di produrre evidenze scientifiche con approccio di Big Data analysis, di machine learning, di Artificial Intelligence; creare infrastrutture digitali e network di competenze digitali a sostegno del sistema salute di riferimento per i territori e le comunità locali (Sicilia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Basilicata, Campania); supportare il decision-making in sanità e salute attraverso la produzione di analisi sulla capacità del Servizio Sanitario Nazionale di intercettare il bisogno di salute espresso dalla popolazione. I lavori sono stati aperti dal saluto di benvenuto del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Massimo Midiri, che ha dichiarato: «Le attività di ricerca del DARE sono state concepite per avere un impatto diretto sulle comunità di riferimento. L’utilizzo degli strumenti digitali a supporto dei percorsi di prevenzione potrebbe ridurre in maniera significativa le difficoltà di accesso ai percorsi di prevenzione, ad esempio da parte dei giovani e dei giovani adulti, che in ragione di uno stato di salute generale ottimale, tendono a sottovalutare l’importanza dell’aderenza a corretti stili di vita». È pervenuto da Roma il saluto video del Capo Dipartimento Prevenzione, Ricerca e Emergenze Sanitarie, del Ministero della Salute, dott.ssa Maria Rosaria Campitiello, la quale, nel complimentarsi per la lungimiranza dell’iniziativa DARE, ha annunciato la prossima attivazione del National Prevention Hub presso il Ministero della Salute. «La Fondazione DARE promuove un cambiamento di paradigma nella cultura sanitaria, passando da un modello incentrato sulla malattia e la cura a uno che dà priorità alla prevenzione e alla medicina di comunità, lungo tutto l'arco della vita del cittadino – ha affermato il prof. Lorenzo Chiari, Ordinario di bioingegneria dell’Università degli Studi di Bologna e Presidente della Fondazione DARE – Sfruttando le ultime innovazioni digitali, come l'Intelligenza artificiale, il calcolo ad alte prestazioni, l'analisi dei Big Data, i dispositivi indossabili e i Digital Twins, miriamo a migliorare significativamente la velocità, l'accuratezza e l'efficacia degli interventi di prevenzione». Le due giornate di lavori scientifici sono state coordinate dal prof. Walter Mazzucco, Ordinario di Igiene Generale ed Applicata dell’Università degli Studi di Palermo e Principal Investigator dello Spoke 2 del progetto DARE, che ha commentato: «Grazie al contributo di competenze multidisciplinari e multiprofessionali di rilievo nazionale e internazionale stiamo costruendo un ecosistema di interoperabilità digitale tra dati sanitari, demografici, amministrativi e ambientali, che, attraverso analisi di Intelligenza Artificiale e approcci di Big data analysis, consentirà di supportare le attività di sorveglianza epidemiologica, di risk assessment e risk profiling della popolazione generale, al fine di realizzare interventi di prevenzione community-based nei confronti della malattie trasmissibili e non trasmissibili. Per fare questo, auspichiamo il consolidamento delle sinergie coi livelli istituzionali e coi portatori di interesse, in un momento storico in cui le regioni del sud del Paese trovano difficoltà nell’adempiere ai livelli essenziali di assistenza territoriale e della prevenzione». Nel corso dell’evento è stato presentato il costituendo Centro di ricerca in Digital Public Health and Prevention Management, che sarà realizzato in collaborazione tra Università degli Studi di Palermo, ARPA Sicilia, Università Kore di Enna e altri partner istituzionali, tra questi l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo. Il Centro sarà supportato da una infrastruttura di High-performance computing (HPC) di ultima generazione, a sua volta interconnessa con il supercomputer Leonardo di Bologna, e da una piattaforma evoluta di interoperabilità, cui si appoggeranno soluzioni e tecnologie digitali sviluppate nell’ambito dell’iniziativa DARE. Il Centro, la cui sede operativa sarà ubicata presso l’Edificio 8 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, si candida quale Spoke del National prevention HUB del Ministero della Salute e del Sistema Nazionale di Tutela della Salute, dell'Ambiente e del Clima.
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Presentati all’Università di Palermo i risultati preliminari delle attività di ricerca sulla digitalizzazione dei percorsi di prevenzione primaria del Progetto Digital Lifelong Prevention (D.A.R.E.)
Sono stati presentati all’Università degli Studi di Palermo i risultati preliminari delle attività di ricerca sulla digitalizzazione dei percorsi di prevenzione primaria del Progetto Digital Lifelong Prevention (D.A.R.E.), coordinati dalla Fondazione DARE. Più di cento tra ricercatori ed esperti in digital health prevention, provenienti da Università pubbliche e private (Università di Palermo, Bologna, Padova Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Kore di Enna), da ARPA Sicilia, ARPA Puglia, ARPA Basilicata, da IRCCS (Fondazione Policlinico Gemelli, Istituto Ortopedico Rizzoli, UPMCI), dal CNR, da Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Azienda Ospedaliera Universitaria di Palermo, Azienda Ospedaliera Universitaria di Catania, ASL Roma 1), aziende del settore digitale (Almaviva, Exprivia, Engineering, BI-REX) e dalla Fondazione GIMBE, si sono riuniti a Palermo per condividere lo stato dell’arte e programmare le future attività dello Spoke 2 “Community-Based Digital Primary Prevention”, coordinato dall’Università di Palermo.
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