“Come fosse reddito di cittadinanza. Ma al posto del sussidio dello Stato ci sono i soldi che la criminalità offre a famiglie in condizioni economiche disperate in cambio di lavoretti come il confezionamento delle dosi di stupefacenti o la custodia di armi. Le parole di oggi sulla stampa del dirigente Antonio Ciavola confermano una situazione molto preoccupante e sono la conferma di un errore gravissimo e cioè la cancellazione di una misura, il Reddito di cittadinanza per l’appunto, che offriva un sostegno fondamentale a persone indigenti che oggi purtroppo finiscono al soldo della Mafia”.
A dirlo è Jose Marano, deputata regionale M5s e componente della commissione Antimafia all’Ars, in riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura. “In pratica – prosegue la parlamentare - persone apparentemente insospettabili come anziani, o comunque incensurate, vengono arruolate da delinquenti i quali fanno leva sul loro stato di bisogno per avere un loro tornaconto. Uno sfruttamento che indigna e fa orrore ma che è stato possibile a causa del vuoto lasciato dal Governo Meloni che ha abbandonato queste persone al loro destino. Un vuoto dove si è insinuato il malaffare”. “Dove lo Stato è assente, la mafia si insinua. Ed è ciò che sta accadendo. Privare così della loro dignità queste persone è inaccettabile – conclude Marano – Si torni immediatamente ad una riflessione all’insegna del buon senso. Il centrodestra faccia ammenda e ripristini subito il sussidio per sottrarre queste persone alla morsa di malviventi e criminali. Il dovere delle istituzioni non può che essere quello di aiutare e sostenere i cittadini e non abbandonarli”.

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