Il provvedimento, notificato dai Carabinieri, è stato istruito dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura.
Il grave episodio, cui fa riferimento la sospensione, risale alla tarda serata dello scorso 29 giugno: in un bar di provincia, alla presenza di numerosi avventori, alcuni di essi, riconducibili ad una locale compagine sportiva, intonavano ripetutamente un coro dal contenuto inequivocabilmente omofobo e denigratorio nei confronti di un cliente, così dileggiandolo pubblicamente.
La reiterazione della condotta discriminatoria degli atleti provocava la sentita reazione della vittima che, allo scopo di farla cessare, si rivolgeva al titolare del locale chiedendone l’intervento. Questi, dopo aver “consigliato” alla vittima di reagire da sola e passare alle vie di fatto, chiedeva al gruppo che intonava il coro omofobo, di cessarlo, tuttavia senza una reale convinzione, ottenendone come giustificazione, da parte di uno dei membri della compagine, che quel coro era la maniera scelta per festeggiare una vittoria sportiva.
Oltre alla sussistenza dei presupposti in materia di sicurezza pubblica, intesa anche nella sua accezione di incolumità psichica della persona offesa, l’episodio preso in esame richiama altresì potenziali turbative dell’ordine pubblico, avendo il gruppo sportivo utilizzato il locale quale sede per denigrare una persona di orientamento omosessuale.
Anche in considerazione del fatto che, tale coro, come asserito da uno dei protagonisti, veniva intonato “per festeggiare una vittoria sportiva” e rilevata quindi la necessità di un intervento dell’Autorità di Pubblica Sicurezza che eviti la ripetizione di analoghi incresciosi episodi, il Questore di Palermo ha emesso provvedimento di sospensione della Scia per la gestione del bar, per la durata di cinque giorni.
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