Condivisa intanto l’ossatura della piattaforma di lavoro che comprende: un calendario eventi di 6 mesi, itinerari culturali e outdoor, strategie per il MICE, pacchetti city break, negoziazione con i vettori, politiche di revenue per la bassa stagione e campagne digitali continuative. Entro marzo sarà, inoltre, avviata la redazione di un documento strategico 2026–2027 e la definizione di una cabina di regia pubblico privata per coordinare le azioni e monitorare i risultati di “Palermo 365” che - da momento di confronto- diventa progetto condiviso con l’obiettivo di trasformare la città in una destinazione capace di vivere e attrarre tutti i giorni dell’anno. I margini di crescita sono notevoli.
Nel 2024 secondo un report OTIE, illustrato ad apertura lavori, in tutta la provincia si sono sommati oltre 9,4 milioni di posti letto invenduti su un potenziale di quasi 14 milioni, pari a 564 milioni di euro di economia non generata per il settore dell’ospitalità e oltre 1 miliardo per l’indotto. “Il semestre ottobre–marzo pesa da solo per 5,7 milioni di posti letto vuoti – ha detto Giovanni Ruggieri, presidente dell’OTIE, segnalando la necessità di una strategia condivisa capace di colmare il “vuoto” dei mesi freddi”. Anche depurato dalle strutture che chiudono durante l’inverno – soprattutto nei poli turistici di Cefalù e Terrasini, come ha sottolineato Vicio Sole, presidente di Assoturismo Confesercenti - il dato dei posti letto invenduti resta alto, pari a quasi 7,4 milioni.
Nel corso dei lavori - moderati da Toti Piscopo direttore del quotidiano online di turismo Travelnostop - Marco Mineo, presidente Assohotel Confesercenti Palermo, ha evidenziato che “senza una verticalizzazione dell’offerta è impossibile costruire nuove stagionalità”. Aggiungendo: “Convegnistica, sport e cultura, gli asset su cui Palermo può crescere nei mesi di bassa stagione”. Mentre Anna Maria Ulisse, presidente Assoviaggi Confesercenti Sicilia, ha richiamato l’esigenza di “rilanciare prodotti turistici rivolti al segmento business puntando sul MICE e affidare lo sviluppo dei prodotti a tour operator incoming, sostenuti da una promozione digitale mirata”. Per diventare una meta appetibile a chi organizza convegni, ha aggiunto Ulisse, “occorre però innanzitutto superare il gap che vede ancora Palermo priva di un centro congressi e collegamenti aerei con prezzi inaccessibili nei periodi di maggiore affluenza turistica”. Infine, Corinna Scaletta, vicepresidente nazionale Federagit Confesercenti, ha posto l’attenzione sul tema della sicurezza, oggi determinante nelle scelte dei viaggiatori ribadendo la necessità che per fare di un’area geografica una destinazione turistica non basta agire sulle varie leve del turismo ma occorre operare sotto una cabina di regia unitaria.
L’idea di avviare un progetto condiviso sulla destagionalizzazione parte da molto lontano. L’esigenza era stata evidenziata da Travelnostop già durante la pandemia e coltivata in occasione del successivo Travelexpo in cui fu sottoscritto un documento unitario con le principali Confederazioni datoriali, Camera di Commercio di Palermo ed Enna, Gesap ed Anci Sicilia con proposte concrete rivolte al Governo Nazionale, Regionale ed alle Amministrazioni comunali.
All’incontro hanno preso parte in molti. Salvatore Burrafato, presidente GESAP, ha ribadito “la centralità dell’accessibilità aerea, proponendo accordi e co marketing con vettori per garantire capacità e frequenze nei mesi freddi". Ulteriori contributi sono arrivati da Carolina Castellucci (Fiavet), che ha evidenziato l’importanza di pacchetti short stay e campagne data driven per flussi di 48/72 ore; da Karen La Rosa (La Rosa Works), che ha sottolineato il valore dello storytelling culturale e del turismo quattro stagioni; e da Dario Varagona direttore di Wonderful Italy, che ha rimarcato il ruolo degli affitti brevi nel sostenere la domanda midweek, purché orientati a qualità e pricing dinamico. Ai lavori è intervenuta anche Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo.


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