RIFONDAZIONE DELLA REGIONE SICILIANA
«Come democratico sono molto felice della elezione di Rosario Crocetta a presidente della Regione Siciliana e della speculare sconfitta del berlusconismo, che tanti danni ha provocato alla nostra terra e all’intero Paese. La rivoluzione della dignità di cui Crocetta è l’alfiere e il rispetto assoluto della legalità di cui si è fatto concreto interprete aprono orizzonti importanti di speranza per la nostra terra, così martoriata da un eccesso di illegalità e da un ascarismo deleterio. Peraltro, il successo del “Movimento 5 Stelle”, con l’ingresso nel Parlamento siciliano di persone molto motivate, ci mette di fronte a una sfida politica e culturale estremamente interessante in vista di una possibile convergenza su decisive riforme che possano ricostruire “ab imisi fundamentis” le istituzioni della Regione e l’intera comunità. Se la politica riesce ad essere all’altezza delle sfide decisive che si profilano, in tempi così difficili e in una t! erra così complicata, aprendosi con orecchio attento e sguardo acuto ai corpi vitali della società (associazioni di volontariato, mondo della cultura e rappresentanze autorevoli del mondo del lavoro e dell’impresa), sarà finalmente possibile la rifondazione di una comunità più consapevole, più solidale, più colta e più coesa e quindi più responsabile. Italia dei Valori e Sel hanno perso l’occasione di contribuire a questa grande svolta politica e culturale a cui si prepara la Sicilia, sottraendosi all’appoggio a Crocetta senza alcuna convincente motivazione». Ad affermarlo è Massimo Ferrara, deputato regionale uscente del Partito Democratico, che ha confermato il proprio impegno a sostegno della nuova stagione del centro-sinistra siciliano, pur se in procinto di abbandonare il seggio all’Ars, a cui il parlamentare alcamese ha scelto di non ricandidarsi.
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