«Quanto verificatosi nelle Egadi – ha commentato il Presidente della Commissione Ambiente, sen. Antonio d'Alì, a proposito della chiazza di idrocarburi che ha investito l'isola di Favignana – conferma la necessità di dar luogo alle mie reiterate proposte in ordine ad un controllo della navigazione molto più efficace ed efficiente dell'intero Mediterraneo ed in particolare in prossimità delle aree marine protette. Ho suggerito più volte, anche all'Assemblea dei Parlamenti Euromediterranei, una revisione complessiva della normativa di salvaguardia relativa agli scarichi in mare ed alla necessità di dotare i porti di attrezzature idonee al lavaggio delle stive. Purtroppo questo Governo sembra molto più orientato a dannosi quanto inopportuni sfruttamenti di non certi e non produttivi giacimenti di idrocarburi, che se mai resi operativi saranno certamente devastanti per l'ambiente marino e terrestre. Occorre anche maggiore attenzione da parte degli organi preposti al controllo della navigazione e alla manutenzione e cautela nelle aree marine protette ed una migliore integrazione di attività tra enti gestori ed autorità marittime che appaiono più dedicati a porre limitazioni e controlli ai residenti che non a controllare i pericoli molto più reali e più gravi che possono venire dall'esterno. Sono in costante contatto con la Direzione della conservazione e difesa del mare del Ministero dell'ambiente perché curi al meglio la rimozione di ogni inconveniente e danno alle coste delle Egadi»