
Elisoccorso anche di notte? In tempi in cui mancano i soldi per curare chi è già dentro un ospedale, far decollare l’eliambulanza di stanza a Caltanissetta anche nelle ore notturne è un lusso che le casse della Regione Siciliana non si possono più permettere.
“Colpa della spending review, dei tagli del Ministero della Sanità”, spiega a BlogSicilia Maria Letizia Di Liberti, dirigente responsabile del servizio 6 “Programmazione dell’emergenza” dell’assessorato regionale alla Salute, che ha bandito una gara europea per l’affidamento del “Servizio di soccorso di emergenza con eliambulanza (Sues 118).
Il nuovo servizio, che avrà una durata di 108 mesi (9 anni) per un costo di 170.918.677,26 euro (iva esclusa), sarà effettuato con sei elicotteri (5 effettivi più una riserva) dislocati in altrettante basi: Palermo (aeroporto di Boccadifalco); Lampedusa; Pantelleria; Catania (ospedale Cannizzaro); Messina (ospedale Papardo) e Caltanissetta (ospedale Sant’Elia).
ORARI E MODALITA’ DEL SERVIZIO – Il servizio sarà garantito per tutto l’anno, senza soluzione di continuità, secondo i seguenti orari: la base di Catania sarà operativa “dall’alba al tramonto, fino a un massimo di 12 ore giornaliere, con orario variabile a secondo dell’andamento stagionale delle effemeridi (tabelle ndr)”; le basi di Palermo, Messina e Lampedusa saranno operative 24 ore al giorno, mentre quelle di Caltanissetta e Pantelleria 12 ore,” nell’arco temporale che va da 30 minuti prima dell’alba a un massimo di 12 ore giornaliere”. Per quanto riguarda il servizio di elisoccorso a Pantelleria, il bando prevede che sarà “ad attivazione eventuale”. In altre parole, la Regione “si riserva mediante atti successivi al contratto di affidamento del servizio, ad integrazione dello stesso, di procedere all’effettiva richiesta di inizio di operatività”.
Il piano dell’assessorato regionale alla Salute, dunque, prevede soltanto tre basi attive per 24 ore: Palermo, Messina e Lampedusa. La base di Catania, così come avviene attualmente, sarà operativa solo nelle ore diurne, perché non in possesso delle autorizzazione al volo notturno, e servirà anche le province di Ragusa e Siracusa.
Il nuovo appalto sarà affidato, a meno di intoppi, entro la prossima primavera (le buste dovranno pervenire entro il 18 marzo). Poche settimane ancora e l’elisoccorso del 118 di Caltanissetta (il cui bacino di riferimento comprende anche le province di Agrigento ed Enna per una popolazione complessiva di poco superiore ai 900 mila abitanti) non si leverà più in volo nelle ore serali e notturne. Addio, dunque, agli interventi primari: soccorsi d’emergenza e trasferimenti di pazienti da un ospedale all’altro. Un duro colpo a un servizio essenziale che soltanto lo scorso anno ha consentito di svolgere oltre 500 interventi.
“Se si dovesse ravvisare la necessità, l’assessorato ha la facoltà di apportare variazioni al capitolato d’appalto, ampliando l’operatività della base di Caltanissetta da 12 a 24 ore. Ampliamento che è subordinato, è ovvio, al reperimento delle risorse necessarie per coprire gli ulteriori costi del servizio”, rassicura, almeno in parte, la dottoressa Di Liberti.
In effetti, l’articolo 4 del capitolato d’appalto prevede l’opportunità indicata dalla dirigente dell’assessorato regionale alla Salute contemplando “variazioni di operatività …anche stagionali/periodiche, al momento non quantificabili in quanto legate a eventi non programmabili (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, ‘emergenza sbarchi di clandestini presso il territorio regionale, isole minori comprese)…”
Chi vivrà, vedrà. Con il nuovo servizio di elisoccorso che sarà presto attivo, in caso di emergenza nelle ore notturne nelle province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna bisognerà attendere l’arrivo di un eliambulanza da Palermo, Messina o Lampedusa. Operazioni, queste, che non solo allungheranno i tempi di intervento ma ingolferanno anche l’attività delle elipiste attive 24 ore su 24 ma con notevoli distanze da coprire da una provincia all’altra. Non resta che incrociare le dita e sperare nella buona sorte.
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