Castelvetrano: operazione «mandamento»

La Corte di Cassazione alleggerisce la posizione di Gioacchino Villa, 48 anni, dipendente della "Ecol Sicula", tra gli arrestati il 7 dicembre dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani e del Ros nell'ambito dell'operazione antimafia "Mandamento". «La Suprema Corte - dice il legale di fiducia dell'uomo, Massimo Mattozzi - martedì scorso ha accolto parzialmente il ricorso che ho presentato per il mio assistito e gli ha revocato l'addebito di favoreggiamento e assistenza alla famiglia Nastasi, ma ha confermato l'accusa di associazione mafiosa in seguito alla quale rimane in carcere».
Per gli inquirenti l'indagato sarebbe stato molto vicino sia a Santo Sacco, l'ex consigliere provinciale finito in manette durante la stessa operazione, sia ad Antonino Nastasi, condannato per mafia, attualmente ristretto in regime di 41 bis e al quale originariamente faceva riferimento la "Ecol Sicula" poi confluita nella "Spallino Servizi srl" le cui quote societarie a dicembre furono poste sotto sequestro preventivo con quelle della società "Salemitana calcestruzzi s.r.l." (valore complessivo 10 milioni di euro).
Continua a rimanere in carcere anche Santo Sacco al quale si contestano reati risalenti all'epoca in cui era consigliere comunale. Per lui l'avv. Mattozzi sta seguendo un'altra strategia difensiva e non ha ancora avanzato richiesta di scarcerazione alla Corte di Cassazione.
Margherita Leggio(La Sicilia)

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