Di nuovi liberi i fratelli Vaiana

I fratelli Michele Claudio, noto come Giovanni (nella foto), e Giuseppe Vaiana, di 58 e 51 anni, giovedì sono tornati in libertà. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha accolto la richiesta dei loro legali, Diego Tranchida e Vincenzo Salvo. I due uomini erano stati arrestati lo scorso 16 febbraio dai carabinieri del Norm della Compagnia perché ritenuti gli autori dell'omicidio di Paolo Favara, di 30 anni e di Rina Vaiana, di 33 anni, che dei due presunti assassini erano cognato e sorella. Il delitto fu compiuto il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello. Ciascuno dei due indagati per i militari dell'Arma, che con il coordinamento della Procura di Marsala hanno riaperto le indagini nel 2010, avrebbe avuto un proprio movente per ammazzarli. Giovanni avrebbe voluto indietro, a 15 giorni dalla cessione, circa 13 milioni di lire che aveva prestato alla sorella per l'acquisto del gregge che quella curava con il compagno, mentre Giuseppe non sarebbe voluto andare in carcere perchè avrebbe violentato, anni prima, la nipote, figlia di Rina, all'epoca dei fatti una bimba di 7 anni. 
«Il Tribunale per il Riesame - ha detto l'avv. Salvo - ha accolto la nostra tesi perchè non ci sono prove concrete nei confronti del mio assistito. La cosa che ha più fatto rabbia a Giuseppe Vaiana è quella di essere stato accusato della violenza sessuale sulla nipote che lui nega sia mai avvenuta». «Ho sempre detto - ha aggiunto l'avv. Tranchida - che eravamo in tema di supposizioni. Dal Tribunale per il Riesame abbiamo avuto la conferma che non ci sono gravi indizi di colpevolezza per tenere gli indagati in carcere». Dopo la scarcerazione Giuseppe Vaiana è tornato a casa, ai domiciliari ai quali si trovava precedentemente all'arresto e per altri fatti, mentre Giovanni è ricoverato all'ospedale di Trapani. «Michele Claudio Vaiana - ha concluso l'avv. Tranchida - dopo l'arresto si è sentito male e durante la detenzione alcune patologie da cui era afflitto si sono aggravate a tal punto da farne disporre il ricovero in ospedale dove si trova tuttora".
Le indagini della Procura lilibetana e dei carabinieri intanto proseguono sul delitto di Paolo Favara e Rina Vaiana. La Procura dovrà decidere se archiviare - sarebbe la seconda volta dopo analoga decisione assunta nel 1992 - il caso o se richiedere al gip il rinvio a giudizio degli indagati.
Margherita Leggio(LA SICILIA)

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