E' morto per un tumore all'eta' di 67 anni Jose' Juan Bugas Luna, il regista spagnolo maestro dell'eros e del melodramma che lancio' Francesca Neri, Penelope Cruz e Javier Bardem. Bigas Luna si e' spento a La Riera de Gaia, vicino a Tarragona, in Catalogna assistito dalla moglie e dalle figlie che gli erano state vicine nella lunga malattia.
Dopo studi di design che gli avevano permesso di fondare lo studio Gris di disegno industriale e arredamento di interni e di vincere un premio per un progetto di armadio nel 1970, Bigas Luna aveva iniziato a dirigere nel 1977 con il lungometraggio "Tatuaje", tratto da un'opera di Manuel Vazquez Montalban.
L'anno dopo arrivo' "La chiamavano Bilbao", film dominato da omicidi e ossessioni amorose, e poi il controverso "Caniche" del 1979, in cui divise la critica perche' affrontava il tema scabroso della sodomia nei confronti degli animali.
Le atmosfere sospese fra il morboso e il surreale caratterizzano tutta la filmografia del regista. Il suo capolavoro e' da molti considerato "Le eta' di Lulu'", del 1990 e tratto dal romanzo omonimo di Almudena Grandes, con cui lancio' Francesca Neri.
Dopo la fama internazionale raggiunta con "Prosciutto, prosciutto" del 1992, il successo si ripete' con "La teta y la luna" del 1994, in cui un ragazzino di nove anni viene allattato prima da una ballerina del cui seno si era innamorato, e poi dalla madre, il cui seno era stato "usurpato" dal fratello neonato. Seguirono i film "Uova d'oro" del 1993, con Alessandro Gassman, e "Bambola" con Valeria Marini, molto criticato per le continue scene di violenza sulla protagonista e che gli costo' un ostracismo nel mondo del cinema. Le sue ultima fatiche per il grande schermo erano state "Son de mar" del 2001, misteriosa e irrisolta storia d'amore, "Yo soy la juani" del 2006.
(AGI)
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