Mafia, blitz su super mandamento: 37 arresti tra gli arrestati spicca il nome del sindaco di Montelepre

Tra gli arrestati spicca il nome del sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia: eletto in una lista civica di centrodestra, è accusato di concussione e concorso in estorsione; secondo gli investigatori avrebbe avuto stretti rapporti con il capomafia del paese Giuseppe Lombardo, anche lui tra gli arrestati.
Era stato cosi' ricondotto a un vertice unificato un territorio molto vasto. Un "super mandamento", appunto, che secondo gli investigatori aveva acquisito prestigio e potenza tali da imporsi con la forza sugli altri clan palermitani.
La ristrutturazione degli assetti mafiosi era stata attuata, secondo quanto emerso, con la fusione dei due mandamenti storici di Cosa Nostra, quelli di San Giuseppe Jato e di Partinico, confluiti in un'unica formazione.
L'indagine, condotta dai Pm della Dda Francesco Del Bene, Sergio De Montis e Daniele Paci, ha documentato numerosi episodi di estorsione ed anche la preparazione di un omicidio attraverso un'intercettazione ambientale. La costituzione del nuovo Super Mandamento e la riorganizzazione interna all'organizzazione era stata affidata a una sorta di manager di Cosa nostra, anche lui arrestato nel blitz: Antonino Sciortino, 51 anni, un allevatore di Camporeale tornato in libertà nel 2011 dopo essere stato detenuto al regime del 41 bis. Proprio seguendo le sue mosse, i carabinieri del gruppo di Monreale hanno ricostruito gli organigrammi del Super Mandamento e i suoi interessi, compresi i collegamenti con i ''cugini'' d'oltreoceano in Usa.

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