Da cinque giorni non si hanno più notizie di un disoccupato di Gela, Rosario Migliore, di 38 anni, sposato e padre di tre figlie. La moglie, una casalinga di 35 anni, ha presentato denuncia di scomparsa alla polizia, riferendo agli inquirenti che il marito viveva un grave periodo di depressione. Dal 2009 al 2012, Migliore, disperato perché non trova un lavoro, ha tentato il suicidio in quattro occasioni, minacciando di buttarsi da ponti, tralicci e cavalcavia o di bruciarsi vivo oppure ancora di aggrapparsi ai fili dell'alta tensione. Per poter mantenere la propria famiglia, nel 2010, si offrì di "vendere un rene o qualche altra parte del proprio corpo", affiggendo manifesti in varie parti della città, con i numeri del suo telefono e di quello della moglie come recapito. Disse che una persona gli aveva offerto 90 mila euro per un rene, ma che non gli erano sufficienti a pagare i debiti accumulati nel tempo. "Forse se vendo anche una parte del mio fegato - aggiunse - ce la faccio a raggiungere la cifra che mi occorre". Rosario Migliore ha lavorato per anni come magazziniere a Novara, ma sarebbe stato licenziato dalla ditta quando si permise di denunciare strane scomparse di materiale. Tornato a Gela ha lavorato come guardiano notturno fino al 2009, quando ha perso anche questo lavoro ed è iniziato il suo calvario di disoccupato.
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