NAUFRAGIO DI LAMPEDUSA, IL CORDOGLIO DELL’ANCISICILIA “L’Unione Europea intervenga con mezzi e risorse adeguate”

“A due giorni dall’ultima tragedia del mare, ci ritroviamo a contare le vittime dell’ennesimo naufragio a poche miglia dalla Sicilia. È inaccettabile che nel 2013 possano viaggiare carrette fatiscenti con a bordo centinaia di persone nell’indifferenza generale”.

Il vice presidente vicario dell’AnciSicilia, Paolo Amenta,e il segretario generale Mario Emanuele Alvano, commentano quanto accaduto al largo di Lampedusa. Un naufragio che ha un bilancio tragico: al momento più di 90 morti, ma sembra che il conto sia destinato a salire. Cinquecento i naufraghi, tra cui 30 bambini.



“Esprimere il doveroso cordoglio a nome di tutti i comuni siciliani - continuano Amenta e Alvano - per i morti non basta a togliersi colpe e responsabilità. Per questo motivo se da un lato chiediamo ai sindaci della nostra Isola di issare le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e di rispetto per queste morti ingiuste, dall’altro riteniamo che sia giunto il momento in cui il governo nazionale e regionale intervengano con la dovuta fermezza nei confronti dell’Unione Europea affinché quest’ultima, assumendosi le proprie responsabilità, non lasci più da sola l’isola di Lampedusa e intervenga con mezzi e risorse adeguati ad impedire che tragedie di tali proporzioni si possano ripetere in futuro”.

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