Potrebbe essere legato ad una vendetta nell'ambito della criminalità che gestisce lo spaccio della droga l'omicidio, a

Cassano allo Jonio (Cosenza), di Salvatore Iannicelli, il sorvegliato speciale trovato carbonizzato all'interno di un'auto assieme alla compagna e al nipotino di tre anni.
Cassano allo Jonio (Cosenza), di Salvatore Iannicelli, il sorvegliato speciale trovato carbonizzato all'interno di un'auto assieme alla compagna e al nipotino di tre anni.
Iannicelli, noto alle forze dell'ordine per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, in passato aveva anche scontato una condanna ad otto anni di reclusione per reati di droga. Dopo essere stato rimesso in libertà era stato sottoposto alla misura che prevedeva l'obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8 del mattino. Lo spaccio della droga appare, inoltre, l'elemento che lega le sorti di molti dei componenti della famiglia Iannicelli. Anche la moglie del sorvegliato speciale, infatti, è in carcere per droga, così come la figlia della coppia. I genitori del bambino di tre anni che è stato ucciso si trovano attualmente reclusi per gli stessi reati, mentre un'altra delle figlie del cinquantaduenne è da qualche tempo agli arresti domiciliari.
“Qualcosa di inaudito, orrendo. In tanti anni di lavoro credo questo sia uno degli omicidi più efferati di cui mi è toccato occuparmi. Come si fa ad uccidere un bambino di tre anni in questo modo?”. Il procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio, non nasconde l’indignazione per il triplice omicidio scoperto a Cassano. Un sorvegliato speciale, Giuseppe Iannicelli, 52 anni, il nipotino di tre anni e una donna marocchina che l’uomo frequentava i cui corpi carbonizzati sono stati rinvenuti all’interno dell’auto della vittima, una Fiat Punto, questa mattina nelle campagne di Cassano allo Jonio in una zona molto impervia. I tre, come si ricorderà, erano scomparsi giovedi. Stamani il macabro ritrovamento. Sul posto i carabinieri della scientifica di Cosenza per i primi rilievi, il medico legale e il sostituto procuratore Vincenzo Quaranta. Gli inquirenti stanno sentendo i familiari, era stato il figlio di Jannicelli a denunciare la scomparsa, i conoscenti e qualche possibile testimone per risalire al movente e agli autori. Indagini complesse visto che i corpi sono completamente carbonizzati, certo la presenza dello scheletro di un bimbo non lascia spazi a dubbi anche se bisogna aspettare il riconoscimento ufficiale.Indubbiamente le modalità del triplice omicidio e, soprattutto, il non avere avuto pietà del bimbo di tre anni, presuppone una ferocia e un odio incontrollabile.
Nessun commento:
Posta un commento