"M'hannu a fari Santa" racconta al Teatro Jolly la donna con gli occhi di Mary Cipolla

di Fabrizio G. e Franco Verruso

Un'algida signora di un seminterrato condominiale alle prese con il freddo; Rosalia, casalinga con difficoltà economiche in famiglia; la signora calabrese del nord allo stadio "limpido" di Roma! E naturalmente l'immancabile signora Lo Piccolo che fa autodiagnosi con una brutta faccia che le mette paura e l'invito del dottore con un laconico "si riguardi!".
Battute a raffica sempre originali (e alcuni "cavalli di battaglia" della professionista della risata) tra crisi di coppia e nuove tendenze alimentari all'insegna dell'Oriente, dove tra una crudité di mare "al tè" che piace all'aspirante nuora e un sushi già freddo c'è di mezzo il figlio della protagonista divenuto sushittibile!
Mary Cipolla, nel suo show andato di scena al Jolly , ultima replica ieri 11 maggio, in "M'hannu a fari santa" (sold out per la nostra protagonista e c'era d'aspettarselo!) parte dalla storia della nostra Santuzza per parlare della donna contemporanea. "Chiamata a ricoprire i troppi ruoli che la società le affida senza riconoscerne davvero i meriti, la donna di oggi è più che mai vicina a Rosalia! Siamo Rosalia quando scegliamo di rinunciare alla via più comoda, agli agi, alla ricchezza per un ideale più alto, quando troviamo la forza di perseguire i nostri desideri, di essere noi stesse al di là di quello che gli altri vorrebbero imporci, di quello che ci si aspetta da noi. Non è un caso che Santa Rosalia
insieme a Santa Rita protegga le malmaritate”, puntualizza Mary al termine dello spettacolo.
Uno show divertente dove non mancano gli spunti di riflessione per il vasto campionario di personaggi femminili che mettono in evidenza il lato tragicomico della loro esistenza, nondimeno restituendo un umorismo alla maniera pirandelliana. E' la vena "melancomica", per dirla con un termine caro alla stessa protagonista (che vanta tra l'altro una carriera artistica al Puff di Lando Fiorini nella Capitale, ndr), alternando temi tanto seri quanto di stretta attualità (come i femminicidi) con una crescente povertà anche culturale. Il tutto intrecciato con contenuti decisamente più spensierati e nei quali può apprezzarsi l'intermezzo di momenti musicali (un paio personalmente interpretati dalla stessa protagonista) e gli altri affidati magistralmente al polistrumentista, il Maestro Michele Piccione che con una formidabile tammuriata pirotecnica accompagna l'epilogo dello spettacolo con il tripudio alla Santuzza, al grido inevitabile del pubblico e della stessa autrice di "Viva Santa Rusulia!".

Risate e applausi sempre garantiti con un pubblico ormai affezionato che promette di fare ritorno alla prossima occasione di andare in scena. Per la cronaca, nel nuovo cartellone della stagione artistica del Jolly, 2025/26, Mary Cipolla sarà ancora sul palco dal 7 al 23 novembre. Per maggiori info e prenotazioni rivolgersi al botteghino oppure con email info@teatrojolly.it.

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