Palermo, 11 set- “Senza entrare nel merito dell’inchiesta che coinvolge la presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo e l’avvocato Cappellano Seminara, voglio ricordare che già nel
2013 la Cgil ha denunciato le lungaggini e le storture delle procedure di cessione delle aziende confiscate, che spesso portano al loro fallimento. E che per questo siamo stati accusati di fare gli interessi della mafia”. Lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia. Pagliaro rileva che “la sala Bingo Las Vegas, attorno a cui si scatenarono le polemiche quando il sindacato intervenne a difesa dei lavoratori, oggi non esiste più. Noi- aggiunge- abbiamo sempre sostenuto che da parte dello Stato il segnale migliore era garantire il prosieguo delle attività una volta che queste erano state ripulite dalla presenza mafiosa, assicurando il lavoro. Abbiamo però rilevato che tra questa affermazione e la realtà c’era lo scoglio della effettiva gestione dei beni che non appariva finalizzata al conseguimento dell’obiettivo”. La Cgil di Pagliaro ribadisce dunque la sua posizione relativamente all’esigenza di una legge che aggiorni e renda efficienti le procedure di cessione in modo che le attività economiche sopravvivano nella legalità e con esse il lavoro. “Con la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Io riattivo il lavoro’- dice Pagliaro- chiediamo tra le altre cose la costituzione di un albo degli amministratori giudiziari, in modo che ci sia la massima trasparenza nell’affidamento degli incarichi, che non devono essere concentrati in poche mani, e dei beni confiscati” .
Come sindacato- afferma Pagliaro- amiamo sempre andare al nocciolo delle questioni e il nostro punto di riferimento sono i lavoratori. Quello che abbiamo visto in questi anni, se si esclude qualche successo, è tanta fatica nella cessione produttiva delle attività, tanta difficoltà a fare sopravvivere le aziende e l’emergere continuo di una zona grigia, dalla quale, al di là delle risultanze giudiziarie che competono alla magistratura, la lotta contro alla mafia non trae alcun vantaggio, ma viene indebolita con una pericolosa azione di delegittimazione del fronte più autentico di cui ci onoriamo di fare parte”.
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