“Nessuno ha mai parlato dell’ingresso di NCD nella Giunta Crocetta, o nella maggioranza. Con PD e UDC si è siglato semplicemente un patto politico nell’interesse della Sicilia, per garantire la definizione efficace di alcune riforme strutturali, quindi non comprendo le esternazioni polemiche manifestate in questi giorni, attraverso i mezzi d’informazione, da parte di alcuni colleghi, esponenti nazionali, qualcuno europeo, del mio partito, che, evidentemente, avanzando argomentazioni fuorvianti e inopportune rispetto alla realtà di questo accordo, danno la sensazione di non aver compreso il percorso avviato, oltre che, da essi stessi condiviso, o di voler intavolare sterili polemiche con strumentali mistificazioni dei fatti”. Lo afferma il coord. reg. di NCD, Francesco Cascio, intervenendo sulle notizie circa le fibrillazioni interne a NCD dopo l’intesa regionale con PD-UDC.
“L’intesa con PD e UDC – sottolinea Cascio – non è un coniglio che spunta dal cilindro, ma è il frutto di un cammino compartecipato da tutte le componenti del nostro partito, che si è confrontato al suo interno in ben due direzioni nazionali e, in ultimo, in una riunione della deputazione regionale all’ARS, alla presenza oltre che del sottoscritto, anche dell’altro coordinatore regionale, Castiglione, e ancora del responsabile Enti Locali del partito, Misuraca”.
“ L’accordo con il PD - ribadisce Cascio - si inquadra in una consultazione permanente con una forza politica con cui NCD già collabora a livello nazionale da ben due anni e mezzo, visto che il Presidente del Consiglio è anche segretario del PD, perciò quanti dentro il nostro partito urlano allo scandalo rispetto a questa intesa a livello regionale appaiono piuttosto incoerenti e dovrebbero riflettere prima di abbandonarsi al valzer delle ipocrisie che non giova a nessuno, tantomeno alla Sicilia”.
“ Estendere a livello regionale - precisa Cascio - la collaborazione con il Pd, che già sussiste a livello nazionale, appare naturale e in quanto alla sinergia con l’UDC, miriamo, com’è noto, alla costituzione di un’area popolare, da tempo auspicata: ogni altra affermazione è mera fantasia”.
“Chiunque - conclude Cascio - si ponga oggi in una posizione critica rispetto alle scelte dei coordinatori regionali su questa intesa, disconosce, in modo irragionevole, un percorso a cui ha preso parte e, soprattutto, dimostra poco senso di responsabilità verso la nostra regione, dove i problemi si possono risolvere solo se si marcia in armonia con il piano nazionale e non certo con le barricate”.
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