“Diciottomila euro l’anno più altri 6000 per gli ultimi mesi del 2015. Sono i soldi che il Comune di Palermo dà all’agenzia messinese 109Press per curare la rassegna stampa interna. Un bel gruzzoletto, che potrebbe sicuramente essere utilizzato in maniera più proficua”. Lo sostiene afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Dopo un periodo di assenza, da qualche anno il Comune di Palermo si è dotato nuovamente di un ufficio stampa, composto da un vigile urbano e una dipendente part time, che divulgano quotidianamente parecchie notizie, guarda caso quasi tutte riguardanti l’attività del sindaco, dei suoi assessori, della polizia municipale e delle aziende partecipate, anche se ognuna di quest’ultime ha a sua volta un ulteriore addetto stampa.
Ma, oltre a limitarsi a comunicare le attività di Orlando e i suoi, con qualche sporadica vetrina sul lavoro dei consiglieri comunali e dell’assemblea di Sala delle Lapidi, i componenti dell’ufficio stampa non si occupano della rassegna delle notizie pubblicate dai vari media, sia cartacei che video che web, tanto che è stata indetta una gara apposita, vinta nel maggio del 2014 dalla messinese 109Press srl, che per un anno, al modico prezzo di 1500 euro mensili, ha curato la rassegna stampa, un lavoro che purtroppo viene letto soltanto da pochi addetti ai lavori e che è anche incompleto, considerato che spesso non vengono riportate le notizie pubblicate su parecchi siti web.
Diceva qualcuno che a pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina: guarda caso, i siti trascurati sono quelli dove magari le passerelle del sindaco e dei suoi non trovano spazio, ma vengono pubblicate notizie spesso “sgradite”
al sindaco, come se si fosse un sorta di tacito accordo di non “disturbare il manovratore”.
Adesso è arrivato il momento di dire basta a questi sprechi. Il sindaco non rinnovi il contratto con la 109Press, peraltro in scadenza il prossimo 31 dicembre, e affidi la rassegna ai due dipendenti dell’ufficio stampa. Lo deve soprattutto ai palermitani, stanchi di pagare tasse sempre più alte e che finiscono in mille rivoli di sprechi”.
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