Riforma del codice antimafia: Fracassi (Cgil), il Senato calendarizzi quanto prima la legge 1138. Pagiaro (Cgil Sicilia), legge è coronamento di iniziativa di Cgil e associazioni

Bagheria (Palermo), 23 nov. “Il nostro obiettivo è avere la riforma del Codice antimafia entro il 2015. Iniziative come quella di oggi a Bagheria vuole essere una sollecitazione al Senato a calendarizzare quanto prima la legge 1138, già approvata dalla Camera”. Lo ha detto Gianna Fracassi, segretaria confederale dela Cgil nazionale, chiudendo un convegno della Cgil Sicilia e della Camera del lavoro di Palermo sul tema “Contro le mafie riattiviamo il lavoro”. Fracassi ha sottolineato che “si tratta della prima proposta di iniziativa popolare che diventa legge dopo 15 anni dall’ultima, la quarta dal 1979 e questo- ha detto- ha un grande valore sotto il profilo democratico. Si riconosce il lavoro di tutti i soggetti promotori- ha sostenuto-, la legge sottolinea la lungimiranza della società civile rispetto anche alla politica”. 

Fracassi ha rilevato “il valore degli interventi su punti critici come il sostegno finanziario alle imprese attraverso il fondo di garanzia, le misure che riguardano gli amministratori giudiziari e quelle che intervengono su aspetti gestionali, come il passaggio alla Presidenza del Consiglio dell’Agenzia per i beni sequestrati, facendo chiarezza rispetto agli obiettivi, che sono quelli legati alla lotta contro la mafia, alla crescita dell’occupazione e allo sviluppo”.

Al convegno è anche intervenuto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, che ha sottolineato “il valore importante di una legge che tutela il lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate e che rappresenta il coronamento di un’iniziativa che la Cgil assieme ad 

altre associazioni porta avanti almeno dal 2013”. Pagliaro ha rilevato 

che “dopo le vicende che hanno coinvolto la sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, questa legge costituisce anche una risposta concreta e importante per ridare vigore alle istituzioni”. Il segretario della Cgil Sicilia ha aggiunto che “il fatto che oggi anche nell’ambito della lotta al caporalato si parli della possibilità di sequestri e confische lascia intendere che le previsioni della legge



1138 potranno trovare più ampio campo di applicazione”. Sottolineato da Pagliaro anche che “il fatto che la discussione di oggi abbia avuto come sede Bagheria è per dare un segnale forte di vicinanza a imprenditori e commercianti e alla società civile che hanno dimostrato di recente la propria ribellione aperta contro la mafia e il racket delle estorsioni”.

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