Ora c'è il rischio di coste occupate tutto l'anno da piattaforme balneari”.
“La gestione delle coste non può essere decisa con una manciata di articoli gettati a caso in una finanziaria.”
Il gruppo parlamentare del M5S all'Ars boccia all'unisono gli articoli della legge approvati in finanziaria, che ridisegnano la gestione del demanio marittimo della regione.
“Le norme – dicono - appaiono ambigue e faranno solo l'interesse delle casse regionali e di pochi imprenditori del settore. In particolare ci si riferisce alle disposizioni di cui all'art. 43 che, attraverso un mero gioco di parole, modificano l'articolo 2 della legge regionale 15/2005, ciò potrà determinare il mantenimento tutto l'anno di piattaforme balneari lungo la costa, allorquando, con una semplice comunicazione, il concessionario dichiarerà che si tratta di una struttura necessaria allo svolgimento delle cosiddette attività collaterali alla balneazione”
“Appare quanto mai inverosimile e scellerato” - continuano i portavoce M5S - decidere di gestire il demanio marittimo senza alcuna reale programmazione, senza sentire tutti i soggetti portatori d'interesse, mascherando meri stratagemmi per far quadrare i conti con vaneggiamenti sulla destagionalizzazione delle attività sui litorali. Si parla tanto della vocazione turistica della nostra isola, ma questa politica e questo governo non fanno alcunché per valorizzare realmente i nostri territori, anzi li aggrediscono e li avviliscono con norme assolutamente prive di contenuto”.
"L'assessore Croce – afferma Giampiero Trizzino - si giustifica dicendo che la norma già esiste, in realtà non è cosi: la norma cui si riferisce (articolo 2, legge regionale 15/2005) parla di gestione tutto l'anno e non di mantenimento delle strutture tutto l'anno . Si tratta di una vera aggressione al territorio".
“Ancora una volta mi chiedo – afferma Valentina Palmeri - su che cosa si vuole puntare in quest'isola, la tutela della costa e del paesaggio dovrebbe essere al centro della nostra attenzione strategica, come volano di sviluppo, considerando la bellezza delle nostre coste, ma nella nostra Regione prevalgono ancora gli interessi di pochi a svantaggio di tutti, questo è drammatico.
In Sicilia un solo comune ha approvato il piano di utilizzo delle aree demaniali, e siamo l'unica regione in Italia a non aver approvato una legge sul mare, sulla tutela della costa e l'uso de demanio marino”.
Allo scopo di impegnare la Regione sul tema della tutela del demanio, Valentina Palmeri ha presentato un ordine del giorno che tra le altre cose mira a promuovere ed incentivare la riqualificazione ambientale della costa, a individuare indirizzi per il miglioramento della qualità degli stabilimenti balneari, a garantire la continuità tra arenile, cordone dunoso e corridoio ecologico-boscoso, e a migliorare l'accessibilità delle aree demaniali marittime.
“La gestione delle coste non può essere decisa con una manciata di articoli gettati a caso in una finanziaria.”
Il gruppo parlamentare del M5S all'Ars boccia all'unisono gli articoli della legge approvati in finanziaria, che ridisegnano la gestione del demanio marittimo della regione.
“Le norme – dicono - appaiono ambigue e faranno solo l'interesse delle casse regionali e di pochi imprenditori del settore. In particolare ci si riferisce alle disposizioni di cui all'art. 43 che, attraverso un mero gioco di parole, modificano l'articolo 2 della legge regionale 15/2005, ciò potrà determinare il mantenimento tutto l'anno di piattaforme balneari lungo la costa, allorquando, con una semplice comunicazione, il concessionario dichiarerà che si tratta di una struttura necessaria allo svolgimento delle cosiddette attività collaterali alla balneazione”
“Appare quanto mai inverosimile e scellerato” - continuano i portavoce M5S - decidere di gestire il demanio marittimo senza alcuna reale programmazione, senza sentire tutti i soggetti portatori d'interesse, mascherando meri stratagemmi per far quadrare i conti con vaneggiamenti sulla destagionalizzazione delle attività sui litorali. Si parla tanto della vocazione turistica della nostra isola, ma questa politica e questo governo non fanno alcunché per valorizzare realmente i nostri territori, anzi li aggrediscono e li avviliscono con norme assolutamente prive di contenuto”.
"L'assessore Croce – afferma Giampiero Trizzino - si giustifica dicendo che la norma già esiste, in realtà non è cosi: la norma cui si riferisce (articolo 2, legge regionale 15/2005) parla di gestione tutto l'anno e non di mantenimento delle strutture tutto l'anno . Si tratta di una vera aggressione al territorio".
“Ancora una volta mi chiedo – afferma Valentina Palmeri - su che cosa si vuole puntare in quest'isola, la tutela della costa e del paesaggio dovrebbe essere al centro della nostra attenzione strategica, come volano di sviluppo, considerando la bellezza delle nostre coste, ma nella nostra Regione prevalgono ancora gli interessi di pochi a svantaggio di tutti, questo è drammatico.
In Sicilia un solo comune ha approvato il piano di utilizzo delle aree demaniali, e siamo l'unica regione in Italia a non aver approvato una legge sul mare, sulla tutela della costa e l'uso de demanio marino”.
Allo scopo di impegnare la Regione sul tema della tutela del demanio, Valentina Palmeri ha presentato un ordine del giorno che tra le altre cose mira a promuovere ed incentivare la riqualificazione ambientale della costa, a individuare indirizzi per il miglioramento della qualità degli stabilimenti balneari, a garantire la continuità tra arenile, cordone dunoso e corridoio ecologico-boscoso, e a migliorare l'accessibilità delle aree demaniali marittime.
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