Il 10 marzo la Cgil ricorda a Corleone Placido Rizzotto, nel 68° anniversario dal suo omicidio per mano della mafia, con tre diversi momenti: alle ore 9 la deposizione di corone sulla tomba, alle 10 la lettura al cimitero di poesie dedicate a Placido Rizzotto dagli alunni della scuola elementare e media, alle 11 un dibattito al centro multimediale per ricordare Rizzotto partigiano e dirigente contadino. Quest'anno niente manifestazione assieme all'amministrazione in piazza Garibaldi, come per tradizione, attorno al busto che ricorda il sindacalista della Cgil. La sera del 10 marzo 1948 Placido Rizzotto, sindacalista socialista, 34 anni, fu sequestrato da un gruppo di persone guidato dal giovane mafioso Luciano Liggio. Lo circondarono in strada a Corleone, lo caricarono a forza sulla 1100 di Liggio, lo portarono in una fattoria di Contrada Malvello, lo picchiarono a sangue e gli fracassarono il cranio. Poi buttarono il suo corpo in una “ciacca”, in una foiba di Rocca Busambra. Nessuno avrebbe mai più saputo niente di Rizzotto, se, nell’estate del ’49, a Corleone non fosse arrivato un giovane capitano dei carabinieri, che assunse il comando delle squadriglie antibanditismo. Si chiamava Carlo Alberto Dalla Chiesa e, come Rizzotto, aveva fatto il partigiano. Il 24 maggio del 2012, dopo il ritrovamento dei resti di Rizzotto a Rocca Busambra, si sono svolti i funerali di Stato nella Chiesa Madre alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
“Per questa ricorrenza paradossalmente ci saranno due manifestazioni. E' la prima volta da anni che non ricordiamo Rizzotto assieme all'amministrazione comunale – dichiarano Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Palermo e Cosimo Lo Sciuto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone - Ma quest'anno, il clima che si respira a Corleone è diverso. Senza volere esprimere giudizi, il comune si trova in una situazione in cui rischia lo scioglimento per infiltrazione mafiosa. Un tema sul quale la Cgil ha espresso la sua posizione. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni sulla memoria di un sindacalista ucciso, quando il Comune ci ha detto che la piazza era occupata alla stessa ora della nostra iniziativa, abbiamo preferito fare la nostra riflessione al cimitero, accanto alla tomba di Rizzotto”.
La figura di Rizzotto anche come partigiano sarà al centro della “lezione” con le scuole. “Partiremo da una famosa frase di Gramsci: “Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti” - aggiunge Cosimo Lo Sciuto – Il messaggio di Rizzotto che rilanciamo per la sua attualità è di non essere indifferenti, di essere protagonisti della propria storia, come fece Rizzotto da partigiano e da contadino e come fecero migliaia di contadini che sfidarono la mafia e il domino degli agrari di Corleone”. Alle iniziative partecipano i familiari di Rizzotto, le cooperative sociali “Placido Rizzotto e non solo”, “Lavoro e non solo”, il centro Pio La Torre, l'Anpi, la direzione didattica statale “C.F.Aprile”, la scuola media “G.Vasi”, le scuole superiori di Corleone.
“Per questa ricorrenza paradossalmente ci saranno due manifestazioni. E' la prima volta da anni che non ricordiamo Rizzotto assieme all'amministrazione comunale – dichiarano Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Palermo e Cosimo Lo Sciuto, segretario della Camera del Lavoro di Corleone - Ma quest'anno, il clima che si respira a Corleone è diverso. Senza volere esprimere giudizi, il comune si trova in una situazione in cui rischia lo scioglimento per infiltrazione mafiosa. Un tema sul quale la Cgil ha espresso la sua posizione. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni sulla memoria di un sindacalista ucciso, quando il Comune ci ha detto che la piazza era occupata alla stessa ora della nostra iniziativa, abbiamo preferito fare la nostra riflessione al cimitero, accanto alla tomba di Rizzotto”.
La figura di Rizzotto anche come partigiano sarà al centro della “lezione” con le scuole. “Partiremo da una famosa frase di Gramsci: “Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti” - aggiunge Cosimo Lo Sciuto – Il messaggio di Rizzotto che rilanciamo per la sua attualità è di non essere indifferenti, di essere protagonisti della propria storia, come fece Rizzotto da partigiano e da contadino e come fecero migliaia di contadini che sfidarono la mafia e il domino degli agrari di Corleone”. Alle iniziative partecipano i familiari di Rizzotto, le cooperative sociali “Placido Rizzotto e non solo”, “Lavoro e non solo”, il centro Pio La Torre, l'Anpi, la direzione didattica statale “C.F.Aprile”, la scuola media “G.Vasi”, le scuole superiori di Corleone.
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