Incendi, Vicari al vertice in prefettura di Palermo

"Non si può tacere, bruciare la propria terra non puo' essere un affare. Al lavoro per stima danno e soluzioni. Complicato augurare la buona giornata con lo sgomento che si prova. Uno sgomento che ci sorprende ogni anno, puntualmente, a cui non possiamo essere impotenti. Inermi.
Bruciare la propria terra è come dare fuoco alla propria madre. Un crimine da cui non riusciamo a difenderci e che difficilmente trova dei colpevoli. Non ci resta che inseguire le fiamme prima che travolgano le nostre case, le nostre vite. Dobbiamo colpire gli interessi criminali che sono evidenti a tutti, dobbiamo impedire che bruciare la nostra terra diventi un affare.
Mi scorrono le immagini di ieri notte a Cefalù, strade interrotte, focolai ancora accesi. L'odore acre è nell'aria le case sono andate a fuoco, la paura e la rabbia. Le attività commerciali, sopratutto quelle sulle spiagge di Cefalù distrutte. Le infrastrutture cittadine danneggiate seriamente. Sullo sfondo il coraggio dei siciliani, la generosità dei soccorritori. Ma è possibile, che in una Regione dove il fuoco ormai è una tragedia, non certo occasionale, non ci sia un piano antincendio serio? Non è più accettabile, io non intendo più tacere. Oggi, iniziamo con una riunione in Prefettura, si lavorerà per la stima dei danni e per soluzioni immediate e convincenti" lo scrive su Facebook il Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Simona Vicari, annunciando la sua partecipazione al vertice in Prefettura a Palermo.

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