L’Amministrazione, in assenza di un Pgtu aggiornato e quindi senza una visione organica e adeguata rispetto all’attuale situazione del traffico che tenga conto, tra l’altro, dei numerosi cantieri aperti, disattendendo buona parte delle indicazioni del Tar e del Cga, reintroduce la Ztl centrale (Ztl 1 e Ztl 2),
pur in costanza degli stessi vizi e delle stesse criticità ravvisate per il primo provvedimento:
1) Non esiste una mobilità pubblica alternativa e non ci sono sufficienti parcheggi per il parco auto stimato. I pochi nuovi autobus acquistati servono solo a sostituire altri mezzi, obsoleti e non più utilizzabili; 2) le auto del car sharing (circa 60) non coprono in alcun modo il fabbisogno cittadino. Si tratta tra l’altro di un servizio in forte perdita (in un semestre -300 mila euro circa); 3) mancano le piste ciclabili. Tali non si possono considerare quelle create dall’Amministrazione, tant’è che anche il servizio di bike sharing è in forte perdita: è risibile l’entrata registrata nei primi sei mesi, pari a circa 8 mila euro; 4) il centro storico non è inquinato e non esiste alcun rilevamento che possa attestare eventuali sforamenti. Rimangono invece inquinate le periferie e ugualmente le zone esterne alle Ztl, che oggi registrano sforamenti nelle emissioni (e dopo il provvedimento la situazione potrebbe peggiorare); 5) il pass rappresenta una tariffa - una vera e propria tassa - sostanzialmente uguale per tutti, anche per i residenti, ai quali invece, per legge, doveva essere riservato un trattamento differenziato; 6) il provvedimento è illegittimo poiché pur inquinando (ma essendo in possesso del pass) è possibile transitare.
Appare illogico e ingiusto che i residenti che non usano la macchina siano obbligati a pagare un pass e che chi non ha un parcheggio privato sia costretto a pagare in aggiunta 30 euro per la sosta del veicolo. Ugualmente illogico - se lo scopo della Ztl ridurre l’inquinamento - introdurre dei limiti orari. Così facendo si consente il passaggio a chiunque dalle ore 20 nei giorni feriali e praticamente per tutto il sabato e la domenica, compromettendo in questo modo eventuali benefici delle stesse Ztl.
Le somme derivanti dalle Ztl, ad oggi, non sono iscritte né nel bilancio del Comune né in quello dell’Amat (sia in entrata che in uscita), con evidente violazione di tutte le norme che impongono che tali atti siano completi e trasparenti. Il rilascio dei pass viene affidato dall’Amat all’Aci e da quest’utlimo a soggetti terzi (in assenza delle dovute autorizzazioni). Invero l’Amat è un soggetto delegato dal Comune e non potrebbe a sua volta delegare queste competenze a terzi. In generale l’istituzione della Ztl centrale, che va dalla stazione centrale fino a via Notarbartolo e da Porta Nuova a Porta Felice (sia pure con l’avvio in questa fase della Ztl 1), in mancanza di servizi alternativi, rischia di compromettere non solo il diritto alla mobilità, in alcuni casi addirittura negato (si pensi a chi ha auto inquinanti Euro 1 e 2 e non può utilizzare mezzi pubblici per accedere all’interno dell’area), ma di aggravare le condizioni di crisi economica, soprattutto delle zone del centro sono diventate per molti sostanzialmente inaccessibili.
Ritengo che l’Amministrazione avrebbe dovuto ascoltare maggiormente i cittadini che, invece, si vedono costretti nuovamente a impugnare provvedimenti vissuti come ingiusti e vessatori, soprattutto alla luce della carenza oggettiva di servizi. A mio avviso sarebbe stato più corretto introdurre Ztl sperimentali e gratuite, calibrando l’eventuale regime tariffario successivamente, anche alla luce dei flussi veicolari dell’intera città. Dubito fortemente che questo provvedimento riduca l’inquinamento e anzi temo che possa congestionare il traffico cittadino in buona parte del nostro territorio.
Nessun commento:
Posta un commento