Torna all’ Ars Pino Apprendi Fra dimissioni e condanne riacciuffa un seggio del Pd

Pino Apprendi approda alla sua terza legislatura all’ Assemblea regionale siciliana. Infatti la sentenza di condanna in primo grado comminata a Francesco Riggio nell’ambito del processo per lo scandalo Ciapi fa scattare –  secondo quanto previsto dalla legge Severino  –  la sua sospensione per un periodo fino a 18 mesi. Pino Apprendi che già alla nomina dello stesso Riggio si era opposto proprio in virtù delle pendenze giudiziarie (la Corte dei conti lo aveva già condannato in via definitiva per quasi 4 milioni di euro da rifondere alla Regione Siciliana), adesso potrà tranquillamente concludere questa legislatura, che si concluderà naturalmente entro un anno. Riggio, peraltro, era subentrato fra le fila del Pd a Fabrizio Ferrandelli dimessosi il 28 luglio 2015.

Adesso l’iter burocratico prevede che la sentenza debba essere notificata dal tribunale al Consiglio dei Ministri che a sua volta inoltrerà il decreto al Commissario dello Stato per la regione siciliana, che lo trasmetterà alla presidenza dell'Assemblea che dovrà prenderne atto, a mezzo della Commissione verifica poteri.
Adesso per Apprendi, sessantasettenne palermitano del quartiere Cep, molto impegnato nell’associazionismo e con esperienze anche a Palazzo delle Aquile (eletto nel 1997, ma aveva fallito il primo tentativo all’Ars nel 1996) , dinamico e polemico anche all’interno del suo partito, la possibilità di chiudere questa legislatura e magari fare un pensierino anche alla prossima. 
I rieletti saranno solo 70 e il suo storico avversario cittadino, Cracolici, uscirà da Assessore all’ Agricoltura (un posto di potere vero). Ma Apprendi, da collaudato ex Vigile del fuoco, è abituato a lanciarsi in avanti, sprezzante del pericolo. E poi, magari, fra una dimissione e una condanna, un posto all’ Ars prima o poi può sempre liberarsi. 

di Giancarlo Drago

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