"La Sicilia deve diventare la terra dell'innovazione, della creatività: una sorta di ‘Sicilian Valley’ capace di attirare talenti e intelligenze. Un obiettivo possibile se sapremo creare le condizioni perché le nuove generazioni immaginino e realizzino percorsi imprenditoriali: è ora di dire basta all’economia assistita o fondata sulla Pubblica amministrazione, su contributi dati a pioggia in maniera clientelare. Gli investimenti devono aiutare i giovani che sono pronti a scommettere su se stessi, favorendo la nascita e la crescita delle startup”. Così il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, intervenendo al City Innovation BarCamp che si tiene oggi a Siracusa, che annovera fra i suoi ospiti anche l’Ad di Invitalia Domenico Arcuri. Un tema, quello delle startup, particolarmente caro al Sottosegretario Faraone che ha fortemente spinto anche per questo appuntamento che mette insieme imprenditori, università, mondo della finanza e della Pubblica amministrazione per parlare di innovazione in Sicilia.
“Dobbiamo alleggerire la pressione fiscale, favorire l’accesso al credito, usare l’Irfis come incubatore – continua Faraone - una logica alternativa a quella di una certa politica che, al di là di destra e sinistra, promuove investimenti che non lasciano nulla o che durano qualche mese, come i cantieri scuola. Le risorse vanno invece destinate al lavoro produttivo, al lavoro vero, a un’economia che non sia semplicemente assistita. È impensabile che appena il 4,8% delle startup italiane sia in Sicilia. Dobbiamo puntare sulle nostre ricchezze e fare impresa: o iniziamo a farlo seriamente o rischiamo di giocarci il futuro”.
Il Governo ha presentato il piano nazionale Industria 4.0 che prevede 11,3 miliardi in più nel triennio 2017-2020 per la ricerca e lo sviluppo e investimenti nel campo della formazione mediante il Piano nazionale scuola digitale, l’alternanza scuola-lavoro, percorsi universitari e di istituti tecnici dedicati, potenziamento dei Cluster e dei dottorati, creazione di Competence Center e Digital Innovation Hub. In particolare il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sta investendo 1 miliardo di euro per l’alfabetizzazione digitale, promuovendo percorsi di alternanza scuola-lavoro a tema manifatturiero per 250 mila studenti in quattro anni e azioni per la formazione terziaria (60 milioni), il potenziamento dell’offerta universitaria (21 milioni), master a tema industria (20 milioni), dottorati di ricerca (116 milioni), Cluster tecnologico (1.100 milioni), innovazione nel Mezzogiorno (25 milioni), Competence Center (200 milioni), laboratori territoriali e pensiero computazionale (355 milioni e 8 milioni di studenti coinvolti).
“Vogliamo essere la generazione che farà uscire la Sicilia dallo stato di minorità in cui si trova in quanto Regione Obiettivo, consentendole di camminare sulle proprie gambe e di non aver più bisogno dei fondi strutturali – aggiunge il Sottosegretario – Industria 4.0, il credito d’imposta, l’alternanza scuola-lavoro vanno in questa direzione. Quello di oggi è solo il primo passo di un percorso da affrontare insieme e con coraggio”.
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