"Provoca indignazione lo spettacolo del balletto delle nomine in cui il Governo regionale è impegnato da giorni". Lo dice la parlamentare regionale PD Marika Cirone Di Marco. "La ridda di nomi e dei loro sponsors, il saliscendi di quotazioni in testa a questo o quel patrocinatore - sottolinea - consolidano la distanza tra istituzioni e opinione pubblica.
Mentre il mondo degli Enti locali,del lavoro e delle imprese chiede aiuto - prosegue Cirone - la rissa nel Governo e tra questo e le forze politiche mostra il volto deforme di un potere senza senso.Si ponga fine con immediatezza a questo passaggio indecoroso - chiede la parlamentare - e si lavori con determinazione a varare la legge finanziaria e il bilancio, su cui troppi ritardi stanno maturando. Ogni ritardo in questa materia ricadrà pesantemente sul funzionamento dei vari rami della Regione, già ampiamente provati, e si tradurrà in una penalizzazione ingiustificata di categorie sociali e lavoratori. La richiesta di una nuova proroga dell'esercizio provvisorio fino alla fine del mese di aprile è di per se una manifestazione di impotenza a cui opporsi. Essa rischia di trasformare il Parlamento in un suk, di sottoporre la delicatissima e precaria condizione del bilancio ad un assalto da saldi di fine stagione, di rinviare a motivo dei passaggi successivi di verifica e controllo l'attuazione delle leggi di spesa. In questo clima conflittuale e confuso potrebbe essere compromessa l'azione di risanamento dei conti e di parziale riqualificazione della spesa, di cui a ragione questo Governo e la sua maggioranza possono vantarsi e la cui veridicità' si è potuta cogliere con i risultati del raggiunto equilibrio di bilancio del 2016. È necessario che la responsabilità e le buone volontà prevalgano - conclude - e che gli strumenti finanziari siano prontamente approvati assicurando equità e rigore nella linea di un'azione che ha rimesso in cammino la Sicilia. Credo che il PD regionale, ai massimi livelli, debba impegnarsi perché questo accada; se non lo farà, anche questo sarà ricordato come un appuntamento mancato" .
PD ARS
Mentre il mondo degli Enti locali,del lavoro e delle imprese chiede aiuto - prosegue Cirone - la rissa nel Governo e tra questo e le forze politiche mostra il volto deforme di un potere senza senso.Si ponga fine con immediatezza a questo passaggio indecoroso - chiede la parlamentare - e si lavori con determinazione a varare la legge finanziaria e il bilancio, su cui troppi ritardi stanno maturando. Ogni ritardo in questa materia ricadrà pesantemente sul funzionamento dei vari rami della Regione, già ampiamente provati, e si tradurrà in una penalizzazione ingiustificata di categorie sociali e lavoratori. La richiesta di una nuova proroga dell'esercizio provvisorio fino alla fine del mese di aprile è di per se una manifestazione di impotenza a cui opporsi. Essa rischia di trasformare il Parlamento in un suk, di sottoporre la delicatissima e precaria condizione del bilancio ad un assalto da saldi di fine stagione, di rinviare a motivo dei passaggi successivi di verifica e controllo l'attuazione delle leggi di spesa. In questo clima conflittuale e confuso potrebbe essere compromessa l'azione di risanamento dei conti e di parziale riqualificazione della spesa, di cui a ragione questo Governo e la sua maggioranza possono vantarsi e la cui veridicità' si è potuta cogliere con i risultati del raggiunto equilibrio di bilancio del 2016. È necessario che la responsabilità e le buone volontà prevalgano - conclude - e che gli strumenti finanziari siano prontamente approvati assicurando equità e rigore nella linea di un'azione che ha rimesso in cammino la Sicilia. Credo che il PD regionale, ai massimi livelli, debba impegnarsi perché questo accada; se non lo farà, anche questo sarà ricordato come un appuntamento mancato" .
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