Finanziaria snellita all’esame dell’Ars Approvati oggi 4 articoli su 16

E’ iniziato l’esame della legge di stabilità all’Ars. Ma si tratta di una finanziaria snella. Giovanni Panepinto, capogruppo del Pd, il partito più rappresentato in Parlamento, infatti ha rotto presto gli indugi in aula visto che dalle prime battute si è subito inteso che la finanziaria anche oggi stentava a decollare e ha dichiarato: “Credo che le forze politiche – ha detto Panepinto, intervenendo a Sala d’Ercole – possano concordare di ridurre a poco più di sei-sette articoli la manovra, estrapolando e approvando subito così le norme più cogenti. Spostando nel ‘collegato’ tutto il resto”.
Così il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, sospendendo la seduta, ha convocato la conferenza dei capigruppo che ha velocemente ratificato la proposta di Panepinto. Probabilmente l’unica soluzione percorribile per approvare la finanziaria entro il termine del 30 aprile, in un aula in cui non tirava aria buona, con un solo articolo approvato in diverse sedute.
Così il testo è stato a dir poco snellito, con l’obiettivo di approvarlo subito e spostare tutti gli altri articoli nel cosiddetto collegato, che sarà esaminato a inizio maggio dopo essere incardinato già nella seduta odierna.
Nella legge di stabilità rimangono pertanto solo gli articoli 1 (fondi ai comuni), 2 (fondi per le ex province e città metropolitane), 3 (rifinanziamento delle leggi di spesa), 6 (enti in liquidazione), 8 (società partecipate), 12 (consorzi di bonifica), 13 (riacquisto di immobili col fondo pensioni), 15 (disabili), 22 (Asu e Lsu), 23 (ex sportellisti), 26 (pubblicità rendiconti semplificato), 34 (Aras). Infine fanno la strada inversa, passano dal collegato alla finanziaria. Si tratta di norme tecnico finanziarie relative alla scadenza dei fondo comunitari.
L’esame degli articoli finalmente è diventato più fluido e sono stati approvati 4 articoli. L’esame proseguirà domani alle 16. Approvato l’articolo 1 che destina 340 milioni ai Comuni per il 2017 e prevede un vincolo del 10 per cento da destinare ai disabili. Prevista anche una “riserva” di 1 milione di euro per Ragusa Ibla. Ok all’articolo 6 della Finanziaria che prevede norme per gli Enti regionali in liquidazione, tra cui Eas, Espi, Ems, Terme di Acireale e Sciacca, oltre che l’Arsea, l’Agenzia della Regione siciliana per le erogazioni in agricoltura. La norma prevede che per gli enti soppressi e in liquidazione, la Regione non risponderà delle “passività eccedenti l’attivo della singola liquidazione”. In sostanza, se il patrimonio dell’ente non basterà a pagare i debiti, la Regione non interverrà in aiuto. Il deputato Giorgio Assenza di Forza Italia aveva sollevato dei dubbi, perché la norma non garantirebbe il pagamento dei debiti di queste aziende ai creditori. Previsto, infine, il trasferimento del personale di questi enti nella Resais. Approvato l’articolo 8 sulle società partecipate, ma dopo un ampio dibattito il governo ha riscritto la norma eliminando alcuni commi. Infine ok all’articolo 12 sui consorzi di bonifica. Alle 20.15 il Presidente Ardizzone ha rinviato i lavori a domani 27 aprile alle 16 e si andrà avanti se necessario ininterrottamente fino alle 24.


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