Primarie Pd. Cracolici: “Populismi mettono a rischio il principio di comunità. Pd unico argine”

Primarie Pd. Cracolici: “Populismi mettono a rischio il principio di comunità. Pd unico argine”
“ Il Pd rimane un partito che sceglie di far decidere i cittadini attraverso un meccanismo che non sarà perfetto, ma che rimane comunque l’unico strumento autenticamente democratico.”
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici, capolista a Palermo a sostegno di Renzi durante la presentazione dei candidati alle primarie del 30 aprile all’Hotel La Torre di Mondello.
“Raccontare che il 4 dicembre è stata soltanto una sconfitta di Renzi è una stupidaggine: è stata sconfitta una strategia politica che vedeva al centro il PD a vocazione maggioritaria. Sono convinto che i partiti servano non solo quando si vince ma anche e sopratutto quando si perde. Il 4 dicembre abbiamo perso, e allora che facciamo ci ritiriamo per far avanzare i populismi di Grillo a Salvini o le suggestioni di un centrodestra riunito? Io sono tra quelli che dopo il 4 dicembre ha ritenuto logica la possibilità del voto anticipato. Perché la legislatura si è esaurita dopo l’esito referendario. L’accanimento terapeutico rappresenta un danno ulteriore invece che una cura. Il quadro internazionale che vede una prospettiva incerta per l’Italia, non renderà più forte la prospettiva politica del Pd. Una leadership indebolita alla vigilia del voto è un suicidio politico. Ecco una delle ragioni che mi ha convinto a sostenere Renzi in queste primarie, nonostante sia stata una scelta non compresa da una parte del nostro mondo. Guai ad una militanza che guarda soltanto al proprio interno. Chi fa politica ha il dovere di guardare al di fuori del proprio mondo, alla complessità della società.
Anche tra di noi c’è chi pensa che 5 stelle siano compagni che sbagliano. Ma è evidente che attorno a quel movimento si sta cementando una visione che intende spezzare l’idea stessa di una comunità. L’idea che qualunque attività umana sia criminale e che quindi bisogna trattare tutto con una diffidenza tale che nulla possa essere creato, si contrappone pericolosamente ad una società dai principi umanitari ed egualitari. Ecco perché ci sto mettendo la faccia. Andare a votare significa sostenere un’idea di democrazia e di società. In gioco non c’è Matteo Renzi, in gioco c’è il Pd e il futuro dell’Italia.”

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