MOBILITAZIONE CONTRO IL G7

Il 26 e 27 maggio​ le persone più potenti della Terra si riuniranno a Taormina​. Ma già da mesi tante siciliane e tanti siciliani si preparano alla contestazione ​di un modello economico e sociale ingiusto, in cui a decidere non sono i molti ma i pochi, rappresentativi dei poteri finanziari e che siedono a quel tavolo solo per via della loro potenza militare ed economica. Abbiamo intrapreso questo percorso attraversando decine di assemblee e momenti di confronto, a Giardini e all’assemblea “Fora u G7”
di Palermo, per concludere con l’assemblea nazionale e internazionale tenuta a Napoli il 7 maggio; un percorso a cui hanno preso parte realtà proveniente da tutta la Sicilia, oltre che attivisti da varie parti d’Italia ed Europa. Oggi è netta la polarizzazione tra un mondo neoliberista e tecnocratico, che ha sfruttato la crisi a favore del profitto dei pochi​, e un capitalismo reazionario e xenofobo, che si propone come alternativo all'attuale establishment. Ormai sono all’ordine del giorno i discorsi che incitano all’odio contro il diverso, rivolti contro le marginalità sociali e i migranti in particolare, incarnati dalle nuove destre. Ed è un fenomeno che investe tutto il mondo occidentale e che non possiamo più accettare. Il vertice di Taormina sarà la prima occasione per Donald Trump​, incarnazione visibile di questa tendenza razzista, sessista, omofoba, conservatrice, di partecipare a un vertice internazionale di questa importanza e quindi l'opposizione alle nuove destre di governo rappresenta per noi un elemento fondamentale. Dietro parole di circostanza al G7 di Taormina si parlerà dei muri fisici e giuridici da innalzare contro poveri e migranti. In una Sicilia piattaforma logistica della guerra, che ha come avamposti fondamentali il Muos di Niscemi e la base di Sigonella, verranno messe a punto le strategie di guerra e sottomissione di un mondo povero ed emarginato. Strategie tra le quali rientra l'agenzia di Frontex​, che ha sede a Catania e che rappresenta la punta di diamante della strategia di controllo e criminalizzazione delle migrazioni. Vogliono toglierci il nostro futuro e decidere sulle nostre vite​. Ma noi non ci stiamo. Vogliono convincerci del fatto che la conoscenza, quella vera, non serva a niente, ma che è utile solo per dare guadagni immediati alle aziende e alle multinazionali. Tutto questo per noi è inaccettabile! Ed è per questo che a
Taormina Saremo in piazza per dare voce a tutti quelli che da questo vertice vengono ignorati, ma che vivono sulla propria pelle le decisioni prese dall’alto. Da una Sicilia sempre più impoverita e marginalizzata annunciamo la nostra volontà di far sentire il fiato sul collo ai potenti della Terra. Il 26 maggio alle ore 17:30 ci sarà un’assemblea a Giardini​, in cui ci confronteremo su economia, migrazioni, guerre, ambiente, conoscenza, e lo faremo dal basso, riconquistando gli spazi di democrazia che cercano di sottrarci. Il 27 maggio è convocata una manifestazione nazionale a Giardini abitata dai movimenti territoriali, dalle lotte sociali, da partiti e sindacati. Il concentramento è previsto alle ore 15:00 nella Piazza di Recanati​, che percorrerà il lungomare di Giardini a ridosso della zona rossa. Martedì 16 maggio alle ore 9:30 è inoltre indetta una conferenza stampa a Catania in Piazza Verga​, a cui sono tutti invitati a partecipare, per spiegare i motivi che da mesi ci hanno indotti a iniziare questo percorso e l’organizzazione delle giornate di contestazione al vertice.

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