Emergenza casa: “Un piano di intervento con fondi europei, nazionali e locali, per le 1.800 famiglie in emergenza abitativa. Sia avvia una stagione di dialogo costruttivo con l'amministrazione comunale”.

“Per le 1.800 famiglie iscritte in graduatoria per l'emergenza abitativa a Palermo, l'assessore alla Cittadinanza sociale sta predisponendo un piano generale di intervento che prevede l'utilizzo di fondi locali, nazionali ed europei”. Ne danno notizia i sindacati degli inquilini palermitani di Sunia, Sicet e Uniat, che in questi giorni, su sollecitazione del Sunia, hanno avviato i primi confronti con il neo assessore Giuseppe La Mattina, presso la sede dell'assessorato alla Cittadinanza Sociale, per affrontare le questioni relative alla casa, a partire dalle famiglie in pressante esigenza abitativa a Palermo. “Abbiamo discusso di emergenza abitativa, sfratti, sgomberi, dei finanziamenti relativi al settore casa, di un riassetto degli organismi consultivi esistenti, del rilascio degli attestati di alloggio sociale, di dichiarazioni di decadenza e di canoni d'affitto – dichiarano i responsabili Zaher Darwish, del Sunia, Mario Bommarito, del Sicet e Rino Di Dia dell'Uniat – Abbiamo condiviso l'importanza del confronto e del dialogo, rispettosi dei ruoli di ciascuna delle parti, e la necessità di avviare un'analisi delle esigenze connesse all'emergenza abitativa, finalizzate alla realizzazione di un progetto concertato di interventi per rispondere ai bisogni diffusi, a partire dalle 1800 famiglie iscritte nella graduatoria”.  I sindacati degli inquilini hanno riscontrato la disponibilità dell'amministrazione a rivedere i criteri per stabilire i canoni d'affitto degli alloggi ERP, secondo la normativa regionale in materia, inclusa la possibilità di portare i canoni a un livello sociale (anche a 52 euro), di rivedere le decadenze dichiarate, e aprire a forme di rateizzazione per le morosità eventualmente accumulate.

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