GANGI - 53° Sagra della Spiga e Festa dei Burgisi – 4/13 AGOSTO


La Sagra della Spiga è una manifestazione folkloristica di carattere campestre, che, nata per lodevole iniziativa della Pro Loco di Gangi, è divenuta il fulcro delle manifestazioni madonite e dell'intera provincia. La manifestazione è curata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Gangi, nata il 24 aprile 1955. L’associazione ha come scopo principale lo sviluppo turistico, ma sin dai primi anni si è distinta per la qualità delle manifestazioni da lei direttamente organizzate. Il fiore all’occhiello dell’attività associativa è la “Sagra della Spiga”, giunta quest’anno alla sua cinquantatreesima edizione.
Si tratta di una manifestazione folkloristica a carattere campestre, che rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura contadina di un tempo, intrecciandoli alla mitologia pagana ed in particolare al culto della dea Demetra, dea delle messi, e delle Dee Madri (μητέρες). Infatti si ritiene che sul vicino Monte Alburchia sorgesse il meraviglioso tempio dedicato proprio alle tre divinità, che viene citato in numerose fonti tra le quali spicca un passo delle Verrine di Marco Tullio Cicerone. La manifestazione ha la durata di una decina di giorni, che vanno dal primo fine settimana di Agosto fino alla seconda domenica, che rappresenta il momento clou. Essa comprende momenti che vengono riproposti ad ogni edizione in quanto figli della tradizione di cui la Pro Loco si onora essere depositaria, affiancati da esibizioni di gruppi folkloristici e di musica popolare, mostre a tema e la riproposizione di caratteristici ambienti rurali. Il tutto ha come sfondo il Borgo particolarmente addobbato e decorato
dall’intreccio di lunghi festoni realizzati con le Spighe. La manifestazione consta di vari momenti:
 "A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore), a cavallo di un asino, nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;  "U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza  da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano; "A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza "A Manciata di novi cosi": caratteristica mistura cotta di legumi e cereali (lenticchie, fave, ceci, fagioli, piselli, cicerchie, mais; si escludono il frumento per chi ha intolleranza al glutine e i luppini, i quali, se non trattati bene, rendono la mistura amara) che viene offerta ai presenti; "Il corteo di Demetra": costituisce il momento culminante e più spettacolare delle manifestazioni legate alla Sagra della Spiga, e si svolge nel pomeriggio della 2ª domenica di Agosto. Una continua evoluzione ne ha arricchito, attraverso l'espediente figurativo, il significato simbolico. Da qualche anno esso ha raggiunto una propria completezza raffigurativa e rievocativa che, pur variando in alcuni particolari, rispetta appieno i motivi che ne hanno ispirato la nascita. Diviso per sezioni, sviluppa temi che trovano collegamento nel significato della tradizione e del mito e raccolgono il senso e lo spirito della cultura contadina e della ben più antica età classica.
La Sfilata è aperta dal Corteo di Ziti, esso rievoca un tipico cerimoniale adottato dalle famiglie dei promessi sposi pochi giorni prima delle nozze; segue il gruppo folk Engium che si esibisce in danze della tradizione popolare. La Sezione successiva e dedicata alla vita dei campi. Questa parte del corteo descrive l'antica vita contadina, in particolare il lavoro che occorreva per compiere il ciclo dei grano. Tra i figuranti u - seminaturi, seguito da una coppia di muli che trainano un arato di legno, in questo modo i semi venivano ricoperti e assorbiti dalla terra. Dietro altri figuranti fra i quali sii scerbatoti nell'atto togliere le sterpaglie dal campo, i mietitori e i legatori che con l'ausilio di due antichi strumenti (ancina e ancinedda): raccoglievano le spighe in piccole unita (i jrmiti; che venivano poi assemblate e legale formando le gregne, cioè i covoni. La terza Sezione è "u Bagliu du Baruni" nel quale sfileranno tutti i personaggi tipicamente legati alla vita e all'attività della nobiltà contadina, nonché quanti usavano abitualmente, per ragioni economiche, frequentare il cortile del barone. Chiude il corteo la Sezione Mitologica dove sfilano tutte le figure legate al culto di Demetra, dea delle messi, e delle Meteres, dee della fertilità, cui pare fosse dedicato un tempio sul vicino Monte Alburchia. Il corteo è aperto dal simbolo della fertilità, e cosi segue: il Kàos vuoto primordiale dove tutto e indistinto, e i quattro elementi: la terra, l'acqua, il fuoco e l'aria; quindi Artemide, la vergine dell'arco d'argento, dea preposta alla caccia, ai monti e alle selve, personificazione divina della luce lunare. Artemide è seguita da tre ninfe  del fiume chiamate Naiadi, che le furono regalate dal padre Zeus col compito di badare ai calzari della dea e ai suoi cani quando era impegnata nella caccia; Apollo, dio del sole, delle medicine, delle arti, della musica e della poesia.Dal volto ombroso scandisce il tempo: da la luce e impone le tenebre. Apollo è preceduto dai Sacerdoti, con la caratteristica fascia bianca che cingeva i loro capi, e dalla Pizia che ha poteri divinatori; seguono invece Apollo, le tre muse: Calliope (della poesia), Tersicore (della danza) ed Euterpe (dell'arte dei flautisti); Pan, divinità campestre dalle sembianze caprine e dedito a scorribande presso i boschi nell'intento di catturare  concupire le Ninfe. Il dio e seguito da Siringa e Piti mnte che non riusci a concupire e che dopo un lungo inseguimento si trasformarono la prima in canna (da questa il dio creò il flauto), e la seconda in albero di fico; Dioniso dio del vino, della viticoltura, rappresenta in se tutto il rigoglio della natura. Accompagnato dal precettore Sileno vaga folle per il mondo, espandendo la coltura della vite e predicando l'ebbrezza del vino che egli stesso aveva inventato. Il corteo di Dioniso è aperto dalle Iadi, ninfe della montagna, cui il dio fu affidato da fanciullo; Le Meteres(Dee Madri) dee cretesi della maternità e della fecondità. Persefone, bellissima figlia di Demetra vittima del ratto ad opera di Plutone, simboleggia la ciclicità delle stagioni e del raccolto. Demetra (Cerere per i Latini), è la madre del grano, dea delle messi, dell'abbondanza e della agricoltura; incede maestosa nell'ultima stravola (antico mezzo di trasporto, simile a una grande slitta trainata dai buoi) rappresenta la fertilità della terra e con il lavoro che ne consegue l'alimento e la vita.  "U Pisatu": commedia musicale in vernacolo, su testo di autore locale, che rievoca la dura vita dei campi, la trebbiatura e le vecchie usanze ad essa legate. INFO: https://it-it.facebook.com/prolocogangi/  http://www.comune.gangi.pa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=17:sagra-della- spiga&catid=40:manifestazioni&Itemid=100

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