VINCIULLO: Sull’hotspot di Augusta, pretendiamo la verità, abbiamo il diritto di sapere! Esiste un dovere all’informazione. Presentata interrogazione parlamentare per avere tutte le notizie fino ad oggi negate.


Si invia in allegato l’interrogazione parlamentare presentata ieri. Sull’hotspot di Augusta, pretendiamo la verità, vogliamo sapere nei minimi dettagli cosa si pensa di fare nel nostro territorio. Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. Nessuno può pensare di determinare il destino della provincia di Siracusa senza condividerlo con la stessa popolazione e con i rappresentanti istituzionali dello stesso territorio. Di fronte all’assenza di notizie certe, ieri sono stato costretto a presentare un’interrogazione parlamentare in cui chiedo al Governo regionale di sapere se i suoi organi periferici, a cominciare dall’ASP, hanno concesso o dato autorizzazioni sull’argomento e se, sempre sullo stesso argomento, gli organi periferici si siano concertati col Governo regionale oppure hanno operato in assoluta autonomia. Nella medesima interrogazione parlamentare, ha continuato l’On. Vinciullo, ho ricordato al Governo regionale che lo stesso ha competenze esclusive sui porti e che, di conseguenza, tutte le scelte strategiche che riguardano i porti siciliani devono essere concordate con il territorio e non, come sta accadendo adesso, in riunioni carbonare. Colpisce, inoltre, il silenzio assordante di chi, rappresentante istituzionale del territorio, ha partecipato alle conferenze di servizio e ancora tace su quello che è stato deciso e su quello che è stato concordato, dimenticando di aver operato non a titolo personale ma nella qualità di rappresentante morale, politico e istituzionale di tutta la provincia. Non avendo, come tuti gli altri rappresentanti istituzionali del territorio, ricevuto alcuna informazione su quello che da Roma si decide di fare a Siracusa, oggi stesso farò accesso agli atti presso l’Autorità Portuale di Augusta, per sapere ciò che sta succedendo. Tutti questi misteri, tutti questi segreti e tutte queste notizie nascoste ai cittadini e ai rappresentanti istituzionali del territorio mi preoccupano, non capisco il motivo per il quale si pensa di realizzare una struttura del genere senza essere informati. Ricordo a tutti che, ha proseguito l’On. Vinciullo, già precedentemente sono stato costretto a recarmi in Procura per impedire la realizzazione dell’hotspot per migranti e che il Ministro Alfano aveva assicurato in Parlamento che l’hotspot non sarebbe stato più realizzato. Il nuovo Ministro ha cambiato idea, io sull’argomento, invece, a differenza di altri, non ho cambiato idea e, di conseguenza, avuto l’accesso agli atti, se riterrò che vi siano le medesime debolezze amministrative del precedente progetto, mi recherò nuovamente in Procura. Insopportabile appare, inoltre, che, cambiato il Ministro dell’Interno, possa cambiare la decisione ormai ampiamente stratificata e che vedeva un impegno, oggi disatteso dal Governo, nei confronti della città di Augusta e di tutta la provincia di Siracusa. Questi cambi di indirizzi, di comportamenti e di strategie sono in genere insopportabili. Poi, ha concluso l’On. Vinciullo, quando hanno come obbiettivi quello di colpire una città, in questo caso Augusta, anche immorali.

XVI^ LEGISLATURA
INTERROGAZIONE

N. - “Notizie sulla paventata realizzazione di un hotspot per migranti all’interno del

porto commerciale di Augusta”.

Al Presidente della Regione
All'Assessore del Territorio e dell'Ambiente
All'Assessorato regionale delle Attività Produttive
All'Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità
All'Assessorato regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea

Premesso che:
- Da fonti giornalistiche, si è appreso che il Ministero dell’Interno intenderebbe realizzare,
all’interno del porto commerciale di Augusta, un hotspot per migranti;
Preso atto che:
- Il precedente Ministro, intervenendo in Aula, aveva escluso l’ipotesi di realizzare un hotspot
per migranti all’interno del porto commerciale di Augusta;

Considerato che:
- Le disposizioni vigenti in materia di sicurezza all’interno dei porti commerciali vietano la
possibilità di introdurre estranei;
Tenuto conto che:
- Sui porti, la Regione Siciliana ha poteri esclusivi e concorrenti con lo Stato;

Considerato che:
- Una precedente nota del Ministero dell’Interno revocava una gara che era stata a suo tempo
espletata per la realizzazione di questo hotspot;
Considerato altresì che:
- La popolazione dell’intera provincia di Siracusa è assolutamente contraria alla realizzazione di
questo hotspot e che sta vivendo la decisione del Governo come una inutile e insopportabile
violenza alla propria autonomia e al proprio territorio;

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Preso atto, altresì, che:
- La realizzazione di questa struttura non solo non è stata concordata con il territorio, ma è stata
tenuta nascosta e continua ad essere tenuta nascosta, nonostante ormai è un fatto di domino
pubblico;
Visto che:
- Su 10 hotspot totali in Italia, ben 5 dovrebbero essere realizzati in Sicilia, come se solo la
Sicilia può accogliere migranti;

SI INTERROGANO LE SS.LL.

Per sapere:
- Se siano a conoscenza di quanto sopra ampiamente esposto e denunciato;
- Se risponde al vero quanto riportato dai giornali;
- Se siano stati sottoposti agli uffici periferici della Regione Siciliana i progetti per la
realizzazione dell’hotspot;
- Se la Regione ha concesso tutte le autorizzazioni di legge;
- Quali provvedimenti intendono assumere per bloccare la realizzazione dell’hotspot, nel caso
in cui gli uffici periferici e centrali della Regione non hanno predisposto le autorizzazioni
previste dalla legge.
L’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza

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