Recepimento PAC 2021-2027 oggi alla Camera Il relatore Pignatone (M5S): “Stiamo lavorando per evitare le difficoltà riscontrate in passato”


Roma, 19 settembre 2018 – “Equivale a 36,3 miliardi di euro la dotazione complessiva rivolta all’Italia per la PAC 2021-2027, su un totale di 365 miliardi di euro destinati dall’UE all’agricoltura in tutta l’Europa, corrispondenti al 28,5% del bilancio complessivo. Una somma importantissima quella che l’Unione Europea riserva alla politica agricola comune nel nostro Paese”.
Lo ha detto poco fa in commissione Agricoltura alla Camera il deputato del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone, relatore sul regolamento orizzontale e le proposte di modifica e integrazione dei regolamenti predisposti dall’UE. “Sono tre le iniziative di regolamento che saranno negoziate, - spiega il deputato Pignatone – nello specifico, il regolamento sui piani strategici, quello sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, l’OCM, e il regolamento orizzontale della PAC, di cui sono relatore”. “Il regolamento orizzontale - va avanti Pignatone – si compone di sette titoli e 104 articoli che entrano nel merito di numerose questioni, tra queste l’ambito di applicazione, le definizioni e le deroghe in caso di forza maggiore e in circostanze eccezionali; disciplina gli organismi di governance e la gestione finanziaria dei fondi; stabilisce norme sui pagamenti intermedi e sul disimpegno automatico, fissando disposizioni sui sistemi di controllo e sanzioni; e, quindi, si occupa del Sistema integrato di gestione e controllo (SIGC) che ogni Stato membro deve istituire”. “Abbiamo la possibilità di intervenire sul testo, attraverso piccole, ma significative virate, – conclude il parlamentare 5 Stelle – così da evitare errori commessi e difficoltà riscontrate in passato. Intanto, verificheremo la conformità ai principi del Movimento e del Contratto di Governo e, contemporaneamente, attiveremo dei tavoli tecnici che richiederò direttamente al Ministero dell’Agricoltura e al Ministro per il Sud Barbara Lezzi, “evitare le difficoltà a monte e scongiurare che i fondi restino in parte inutilizzati, come è stato nelle trascorse programmazioni, queste sono le nostre priorità”.

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