Castelvetrano,caccia ai fiancheggiatori di Messina Denaro. Arrestato Tamburello della famiglia di Mazara


di Ambra Drago
Blitz degli uomini del Ros guidati dalla Procura di Palermo e dalla Dda a Castelvetrano, continua la caccia al latitante Matteo Messina Denaro.
Gli uomini dell'Arma stanno effettuando delle perquisizioni nei confronti di 25 indagati ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro. Fermato un esponente di spicco di Cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.


L'attività, che vede l'impiego di circa 200 carabinieri, costituisce un'ulteriore fase delle indagini del Ros per la cattura del superlatitante attraverso il progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento e il depauperamento delle risorse economiche del gruppo criminale.

Militari dell'Arma hanno anche fermato, su disposizione della Dda della Procura di Palermo, Matteo Tamburello, esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Arrestati anche Giovanni Como di 48 anni e Diego Vassallo di 66 anni.

Al centro delle indagine ci sono i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano nel cui alveo sono state documentate "qualificate interlocuzioni intrattenute da Tamburello con soggetti riconducibili al reggente del mandamento di Castelvetrano, Gaspare Como, cognato del latitante Matteo Messina Denaro", arrestato sempre dal Ros lo scorso aprile nell'ambito della indagine 'Anno zero'.

Le investigazioni sul clan mafioso mazarese hanno permesso di "individuare la fase riorganizzativa degli assetti di vertice, fornendo importanti elementi sulla sua collocazione baricentrica nelle relazioni criminali nella Sicilia occidentale".

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