Palermo ricorda il cronista Mario Francese ucciso 40 anni fa da Cosa nostra. Il figlio:" Il suo un impegno civile"

di Ambra Drago
Per la prima volta in viale Campania, luogo dell'omicidio del cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, Mario Francese, il presidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, insieme a Giulio Francese, al sindaco Leoluca Orlando e al prefetto Antonella De Miro.

"Mario Francese ci ha indicato una strada,- sottolinea Carlo Verna-è stato assassinato qui, ma lui vive, ed  ha portato avanti con il sacrificio un giornalismo fatto con la schiena dritta, uno che contrastava i poteri a cominciare di quelli sviati, quelli legati alla criminalità organizzata. Noi svolgiamo una funzione sociale non dobbiamo dimenticarlo nel nome di quell'art. 21 della Costituzione che garantisce il diritto dovere a informare  ".
Accanto a lui, visibilmente emozionato, Giulio Francese, figlio di Mario e attuale Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia: "Intanto mio padre e i suoi articoli testimoniano  il suo impegno civile e il fatto che dopo 40 anni si ricordi sia come uomo che come professionista rappresenta un esempio per i giovani colleghi mi fa piacere  e mi fa riflettere sul percorso fatto nei secondi vent'anni. Quando parliamo di 40 anni dal giorno della morte, penso ai primi venti dove era calato il silenzio, sono stati anni dolorosi  e questi altri in cui è successo questo miracolo, facendolo diventare un esempio per tutti".


Parole forti anche quelle pronunciate dal prefetto Antonella De Miro che ha stimolato i presenti a una riflessione non solo sul ruolo del giornalista ma su come sia fondamentale ricercare la verità".
"Ricordare Mario Francese vuol dire ricordare le sue domande, alcune delle quali ancora senza risposta - dice il prefetto di Palermo Antonella De Miro, alla commemorazione organizzata dall'Unione Cronisti davanti alla lapide in memoria del giornalista - e altre domande sono sorte in questi ultimi tempi: che fine ha fatto il tesoro di Riina? Come mai la figlia Lucia, gestendo un ristorante a Parigi, ha messo nell'insegna il simbolo del Comune di Corleone accanto al suo nome? E dove sono i finiti i soldi degli "scappati", i mafiosi usciti perdenti dalla guerra con i "corleonesi" che ora sono tornati a Palermo?". Anche il sindaco che ha deposto la corona sulla lapide di piazza Mario Francese, ha voluto ricordare il cronista e il figlio Giuseppe, morto nel 2002, grazie a lui venne riaperta l'inchiesta sul delitto del padre e che portò alla condanna di Bagarella.

" "Mario e Giuseppe li ricordiamo insieme", dice il sindaco Leoluca Orlando , significativo e da esempio ormai è il premio che li vede protagonisti e che serve da stimolo ai giovani e a tutti i giornalisti".
Alla commemorazione hanno partecipato anche il comandante provinciale dei carabinieri, Antonio Di Stasio e il questore di Palermo, Renato Cortese. Presenti alcuni componenti dell'Assostampa e Andrea Tuttoilmondo, presidente dell'Unci Sicilia: " Sono tante le eredità di Francese- ottolinea Andrea tuittoilmondo-  che superano il tempo e a secondo del  contesto che si vive a cui va guardato. Oggi il mestiere del cronista è sotto attacco da più ambiti e guardare alla figura di Mario Francese  deve servire a restituire l'unità e la sintesi  a una categoria".
Una commemorazione che coincide con la ventiduesima edizione del premio di giornalismo “Mario e Giuseppe Francese” che si è tenuta con una manifestazione al teatro Real Santa Cecialia: i vincitori di quest’anno sono Lucia Goracci, Paolo Borrometi e, alla memoria, Alessandro Bozzo. Inoltre nel corso dell a mattinata sono stati consegnati i riconoscimenti agli studenti delle scuole che hanno partecipato alla sezione a loro dedicata del premio. Dodici gli istituti che hanno preso parte al concorso: nove di Palermo, l’istituto salesiano “Don Bosco Ranchibile”, l’istituto tecnico industriale “Vittorio Emanuele III”, il liceo artistico “Damiani Almeyda”, il liceo classico “Vittorio Emanuele II”, il liceo classico internazionale “Giovanni Meli”, il liceo psicopedagogico “Regina Margherita”, il liceo scientifico “Benedetto Croce”, il, liceo scientifico “Galileo Galilei” e la scuola secondaria di primo grado “Antonino Pecoraro” di Palermo, oltre al liceo classico linguistico “Bonaventura Secusio” di Caltagirone, al liceo classico “Ruggero Settimo” di Caltanissetta e al liceo classico “Tommaso Gargallo” di Siracusa.

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