Reddito di cittadinanza, Di Maio vede la Tv e manda la Finanza in un Caf Cgil a Palermo

Esplode in Sicilia il primo caso legato a possibili truffe sul Reddito di cittadinanza.
I finanzieri di Palermo sono stati in via Salita Partanna (Piazza Marina) nella sede del Caf Cgil e nella sede dell'Alpaa. Hanno sequestrato la documentazione per risalire all'impiegato ripreso dalle telecamere della trasmissione “Non è l'Arena” di Massimo Giletti – andata in onda domenica sera - mentre suggeriva i 'trucchi' per ottenere il reddito di cittadinanza.
Le due strutture hanno la sede nello stesso stabile.


“La Cgil faccia degli accertamenti sul dipendente del caf di Palermo che è stato scoperto a fare il 'furbetto', suggerendo come eludere i paletti del reddito di cittadinanza” ha affermato il vicepremier, Luigi Di Maio, in un video su Facebook, facendo riferimento al servizio televisivo.

“L'associazione lavoratori produttori agroalimentari ambientali, è federata con la Flai Cgil", spiegava Di Maio suggerendo al nuovo segretario, Maurizio Landini, di accertare con chi si vadano a federare e di prendere dei provvedimenti nei confronti di questo signore. Credo che sia veramente di una gravità inaudita e scandaloso che il furbetto non è quello che prova ad accedere al reddito di cittadinanza, ma il consulente in un centro di assistenza fiscale, privato, affiliato a un sindacato che consiglia ai cittadini come accedere al reddito pur non avendone diritto", concludeva Di Maio.”

Dal canto suo il sindacato ha comunicato l'avvio di una procedura disciplinare nei confronti del dipendente, ritenendo i suoi "comportamenti contrari ai valori della Cgil - dicono i segretari regionale e di Palermo Michele Pagliaro e Enzo Campo - e alle modalità operative che fanno dei nostri servizi ai cittadini dei servizi di eccellenza.

Caf e Patronati sono strutture di servizio importanti che consentono la partecipazione e l'esercizio di democrazia dei cittadini nei confronti dello Stato".



Prende invece le distanze dalla vicenda Franco Colletti responsabile regionale dell'Alpaa, struttura che fa capo sempre alla Cgil. “Noi abbiamo solo la colpa di condividere l'immobile con il Caf della Cgil. Noi ci occupiamo di pratiche legate all'agricoltura. Non siamo un Caf. Nulla a che fare con il reddito di cittadinanza. L'impiegato ripreso è del Caf della Cgil che si trova nello stesso immobile.”

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