L'Asael compie 50 anni di attività

Il 3 aprile convegno all'Ars con De Siervo e Corso. I problemi dell'amministrazione locale e i nuovi modelli organizzativi dei servizi pubblici locali. Questi gli argomenti che verranno trattati rispettivamente da Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte costituzionale, e da Guido Corso, docente emerito di Diritto amministrativo dell'Università Roma Tre, nel corso del convegno 'Cinquant'anni di attività dell'Asael al servizio delle autonomie locali siciliane e dei loro amministratori - Attualità dell'idea ispiratrice e la necessità di una sua piena attuazione'. L'iniziativa è stata organizzata per celebrare i cinquant'anni dell'associazione che riunisce gli amministratori locali dell'Isola e che è stata fondata da Piersanti Mattarela, il presidente della Regione Siciliana ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980. L'appuntamento è per il 3 aprile, alle 10, nella Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, per una giornata di studi sul sistema delle autonomie locali in Sicilia. I lavori del convegno, preceduto alle 9.30 dall'inaugurazione della mostra fotografica 'Il percorso dell'attività dell'Asael', saranno introdotti e moderati da Matteo Cocchiara, presidente dell'Asael, mentre a seguire sono previsti i saluti del presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, del presidente della Regione, Nello Musumeci, e del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Dopo questa fase arriveranno le relazioni di Corso e De Siervo, al termine delle quali si aprirà la fase del dibattito con gli interventi del presidente della sezione di controllo della Corte dei conti, Maurizio Graffeo, del presidente della commissione paritetica Stato-Regione, Enrico La Loggia, del vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, e dell'assessore regionale alle Autonomie locali, Bernadette Grasso. In scaletta anche i contributi da parte dell'ex presidente dell'Asael, Salvatore Migliore, di Andrea Piraino, già ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Palermo, e di Giovanni Fiandaca, già ordinario di Diritto penale all'ateneo palermitano.

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