Ministro Provenzano a Palermo:" Questo Sud non è una causa persa. Prolungati ammortizzatori sociali per Blutec"

di Ambra Drago
Si tratta della seconda visita istituzionale da quando ha ricevuto l'incarico di ministro per il Sud e la Coesione territoriale. Così Giuseppe Provenzano dopo aver partecipato a dei tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali, il mondo delle cooperative e le forze produttive si è intrattenuto con la stampa nella Sala Dalla Chiesa della prefettura di Palermo.
"Non vi nascondo la preoccupazione che in queste settimane mi accompagna sullo stato di salute dell'economia siciliana. Ho il sospetto- sottolinea  Giuseppe Provenzano- ministro per il Sud e la Coesione Economica che il rallentamento che vive tutta l'Italia al sud sia più evidente.Ho chiesto a sindacati e rappresentanti delle forze produttive di istituire un tavolo permanente in cui insieme possano fare il punto delle emergenze ma anche delle prospettive di sviluppo. Con loro abbiamo affrontato le misure per il Sud, nelle prospettive di un piano che presenterò nei primi 100 giorni e che andrà a affiancare la Finanziaria".
Il ministro dopo questa sua prima fase di preoccupazione ha voluto sottolineare anche qualche dato positivo. "Il Sud è protagonista di questa legge di bilancio, abbiamo rafforzato la clausola del 34 per cento sugli investimenti. Noi vogliamo rilanciare gli investimenti nelle infrastrutture che significa costruzione e turismo, infine l'ambiente, il trasferimento tecnologico e l'apertura internazionale".

Provenzano non si è tirato indietro ma ha voluto esprimere a cuore aperto le emergenze che in questo momento sta affrontando.

"La prima è provare a salvare la programmazione dei Fondi europei - continua il ministro-e l'ho detto anche a settembre e lo ribadisco oggi, noi stiamo offrendo la massima collaborazione istituzionale anche alla Regione siciliana per evitare che anche un solo euro sia disimpegnato a fine anno. Abbiamo chiesto chiarimenti su alcune misure prese, come il definanziamento sul credito d'imposta che rischia di determinare un rallentamento anche nella rendicontazione. Le altre emergenze riguardano le realtà produttive".

E proprio sulle realtà produttive, dopo il caso Almaviva, il ministro in questa occasione ha incontrato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil del settore dei metalmeccanici.

"Affronteremo il caso Blutec che è la prima grande crisi industriale che ha vissuto la Sicilia e che molto spesso è stata dimenticata anche a livello nazionale. Su questo vorrei ricordare la notizia che finalmente è stato sentito il ministro del Lavoro ed è stato firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico ha firmato la prosecuzione degli ammortizzatori sociali fino a dicembre. Accanto a questo presso il Mise c'è il bisogno di affrontare la questione legata alla proprietà e al futuro industriale dello stabilimento".

A conclusione il ministro ha voluto il suo messaggio e il motivo principale di questa visita.
"Noi in questi anici siamo dovuti quasi giustificare per le politiche di investimento per il sud. Fortunatamente appartengo a una generazione che non ha scheletri nell'armadio di spese di risorse pubbliche, clientelismo e a questa generazione dev'essere consentita la possibilità di investire senza la preoccupazione di scusare. A tutte le forze produttive e sociali che invito di lavorare insieme in una Regione per tornarci a crederci.
 Il male atavico di questa regione è la convinzione che niente può cambiare. io sono convinto che invece le cose devono cambiare e questo è il senso della mia presenza e del mio lavoro. Accanto a una forte determinazione vi restituisco anche epa responsabilità e quasi l'angoscia. Dico sempre che l'unico tempo è quello giusto che era già ieri, noi non possiamo perdere un secondo. Non bastano aumentare le risorse ma poi queste vanno spese e su questo ci vuole uno sforzo corale".

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