Antonio Terrasi nuovo presidente del Cila-Ebat Palermo

Antonio Terrasi è il nuovo presidente del Cila-Ebat di Palermo, la Cassa integrazione dei lavoratori agricoli ed Ente bilaterale agricolo territoriale. Terrasi succede a Roberto La Bua, che durante la sua gestione ha lavorato per l’attivazione e la crescita delle prestazioni a favore di imprese e lavoratori. Dario Fazzese, segretario generale della Flai Cgil Palermo, affiancherà Terrasi nel ruolo di vicepresidente (il mandato ha la durata di un biennio). Sessantatré anni, cefaludese, Terrasi è stato presidente della Cia Palermo dall’89 al ’99 e poi direttore dal 2012 al 2016. E’ stato anche presidente di Turismo Verde, l’associazione degli agriturismo promossa dalla Confederazione Italiana Agricoltori, dal ’99 al 2009; componente del cda dell’Iacp e della Commissione Provinciale Espropri. Dal 2016 è pure componente del consiglio dell’Ebat Trapani, in rappresentanza della Cia Sicilia Occidentale.
L’Ente bilaterale agricolo è infatti composto dai rappresentanti delle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro agricolo (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e delle organizzazioni nazionali dei lavoratori agricoli (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti. In provincia di Palermo sono circa 12 mila i lavoratori agricoli che possono contare su una serie di vantaggi messi a disposizione dall’ente. Oltre alla integrazione malattia, infatti, l’Ebat fornisce le seguenti prestazioni: bonus nascita, acquisto lenti da vista, apparecchi acustici e libri e materiale didattico per la scuola superiore o l’università; contributo una tantum per decesso; ticket su spese mediche, esami e medicine; visite specialistiche private; cure fisioterapiche per riabilitazione post infortuni e/o malattie; rimborsi per visite ed interventi fuori dalla provincia di residenza e per apparecchi odontoiatrici; rimborsi per spese relative ad attività sportive (palestre e piscine), cure balneari e termali; contributo per rette scolastiche e tasse di strutture fuori dalla provincia di residenza; rimborso spese per abbonamenti treni, autobus e/o altri mezzi per recarsi a scuola o all’università; maternità e paternità.

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